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Supporto formazione e lavoro al posto dell’RdC: come funziona

Pubblicato da
Giuseppe Formisano

Al via il Supporto formazione e lavoro: chi sono i soggetti che possono presentare la domanda all’Inps e da quando

Mentre continuano ancora le proteste per lo stop al Reddito di Cittadinanza – gli ultimi episodi due giorni fa a Napoli – ecco presentato dal ministro per il Lavoro Marina Calderone il nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl).

Card Reddito di Cittadinanza (foto AdobeStock) – Bonus.it

È la piattaforma che sarà attiva dal 1 settembre per l’incrocio tra domanda e offerta di formazione e lavoro. “Siamo alla vigilia di una bomba sociale? No, assolutamente no perché i numeri ci dicono che la situazione è assolutamente gestibile”, ha detto la ministra.

Il Supporto serve a chi in questi mesi sta percependo le ultime mensilità del Reddito. A luglio è stato comunicato la fine del sistema voluto dal Movimento 5 Stelle a circa 188mila persone e altri messaggi con lo stesso contenuto arriveranno a settembre.

Supporto formazione e lavoro: i dettagli

Il termine del Reddito riguarda chi ha raggiunto il limite di sette mensilità mensilità nel 2023 e nuclei che non hanno tra loro componenti minori, disabili o over-60 oppure che non sono stati presi in carico dai Servizi sociali.

Come fare per presentare le domande? Bisognerà collegarsi al sito dell’Inps o fare richiesta tramite i patronati. Già previste novità per il 2024. Dal 1 gennaio infatti sarà possibile avanzare la richiesta anche tramite i Caf. L’obiettivo della misura è favorire gli occupabili e ha l’obiettivo di far entrare più persone nel mondo del lavoro.

Il contributo di 350 euro (foto Canva) – Bonus.it

La domanda è riservata ai cittadini maggiorenni che hanno massimo 59 anni, appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 6mila euro. Dopo la registrazione al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, spiega Il Sole 24 ore, in esso qui confluiranno i centri per l’impiego, le agenzie per il lavoro gli enti di formazione, i soggetti che sono accreditati e i fondi paritetici interprofessionali per la formazione. Ma anche i Comuni e gli enti di servizio civile universale.

Per accedere al servizio è necessario sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad) e contattare almeno tre Agenzie per il lavoro. Successivamente si potrà essere contattati dal centro per l’impiego e firmare il Patto di servizio personalizzato.

A quel punto di potrà accedere ai servizi di orientamento, ai corsi di formazione e ai progetti utili alla collettività. Il corso, che dura massimo un anno, prevede l’erogazione di un contributo pari a 350 euro mensili. Se si decide di lasciare il percorso intrapreso di perde anche il tale beneficio.

 

Giuseppe Formisano

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