Cosa rischia Donald Trump dopo i casi si imputazione: processi e atti giudiziari dell’uomo che non si arrende alla Legge. La corsa alla Casa Bianca non deve avere ostacoli.
Un “soggetto” da non prendere sottogamba, mai! E’ un imprenditore, attore, presidente e quasi ammanettato. Di chi si parla se non di Donald Trump. L’uomo che non deve chiedere ma neanche disubbidire alla Legge.
L’intraprendenza è nel suo DNA, la paura non sa neanche che sussiste nel vocabolario. Generoso, ironico, affabile, con tanto di foto segnaletica, preso ora come un simbolo di rivalsa. Il Tycoon statunitense era un ricercato per 13 casi di imputazione alla sua persona verso il sistema. Il possessore della Tower, delle agenzie di costruzione dei grattacieli, che si fece quasi beffa dell’Air Force One quando divenne Presidente, rischia ancora per atti illegali.
Ora è in attivo con la campagna presidenziale, non demorde e rivuole il suo posto nella stanza ovale. In Georgia era atteso a braccia conserte per l’ennesima denuncia con tanto di caccia all’uomo e lui cosa ha fatto? Scacco matto al regime, si è presentato in tribunale con scorta e body guard da set cinematografico, ha guardato tutti dall’alto in basso e si è “arreso”.
Soli 25 minuti davanti alla corte insieme al team degli avvocati pagati profusamente. Libero dopo l’ammenda di 200 mila dollari, spicciolini per il suo deposito monetario.
Quattro i capi d’accusa presi all’ordine: avrebbe versato un’ingente somma di denaro per Stormy Daniels, la porno artista che si sarebbe prestata per un’ora di trasgressione. Avrebbe violato la Legge per non aver reso noto le spese per la campagna elettorale.
Avrebbe approfittato della sua posizione per sottrarre documenti importanti infrangendo una norma federale. Contenevano progetti di armamenti e militari assolutamente top secret. Il tutto è stato rinvenuto in una sua dimora racchiuso in enormi scatoloni. Avrebbe giustificato dicendo che erano solo classificati come trofei del suo passaggio alla Casa Bianca.
Lo scorso 2 agosto gli è arrivato la notifica del suo zampino nell’assalto al Congresso americano per tentare di invertire i voti dei cittadini. Imbrogli elettorali che non ha potuto sviare. Mai visto un ex presidente avere tanta luce dei riflettori puntati su di lui per illecito ed illegale.
Al momento, le prima udienza sarà a data da destinare magari a partire dal 2026, per ora il Tycoon dalla chioma indecisa… c’ha da fare.