Nasce il primo servizio sostitutivo del Reddito di Cittadinanza, si chiama SIISL, ecco come funziona e chi ne ha diritto
È ufficiale, ci siamo quasi, sta per debuttare il primo servizio che sostituisce le attività del Reddito di Cittadinanza. Si tratta del nuovissimo SIISL, acronimo di Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa. Questo servizio, completamente informatizzato, è composto da una piattaforma che debutterà ufficialmente sui server statali dal prossimo settembre. La piattaforma verrà istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Vediamo come funziona.
La sua occupazione primaria sarà quella di trovare il lavoro più idoneo in base al profilo lavorativo messo a disposizione. I processi autonomi di rafforzamento delle competenze e della ricerca del lavoro verranno resi quindi molto più intuitivi e funzionali. La seconda situazione sarà per la gioia della popolazione, la parte principale della sua esistenza. L’infrastruttura che debutterà il mese prossimo sembrerebbe essere molto articolata. Prevederà infatti la comunicazione tra diverse infrastrutture e delle varie amministrazioni.
Nasce il SIISL, Sistema Informativo Inclusione Sociale e Lavorativa
Lo scopo è quello di permettere una reale interoperatività tra i vari sistemi governativi, facilitando l’afflusso e la condivisione di dati. Il funzionamento della nuova piattaforma è descritto chiaramente in un elenco, fornito di ben 10 articoli, pubblicati e ad accesso libero, consultabili sulla Gazzetta ufficiale, già dalla settimana a venire. I primi a transitare in SIISL saranno i beneficiari dei sostituti del Reddito di Cittadinanza.
Ovvero l’Assegno di inclusione o anche il supporto alla formazione e al lavoro. Questo secondo elencato debutterà infatti a settembre, assieme al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa. Il richiedente dell’Assegno di inclusione è tenuto a seguire la procedura indicata. Registrarsi, di modo da firmare automaticamente un patto di attivazione digitale, necessario per garantire il successivo accesso al beneficio digitale.
Grazie al dettato del decreto dello scorso 1° maggio, attraverso la registrazione alla piattaforma, gli aventi diritto accederanno quindi a varie informazioni relative a centinaia di proposte sulle offerte di lavoro, disponibili su tutto il territorio italiano. Ma non solo, in elenco paleseranno anche tirocini, progetti privati ma anche utili alla collettività ed in fine, strumenti vari di politica attiva. Per concludere, sarà possibile trovare utili informazioni anche sul beneficio economico e su tutte le attività previste dal suddetto patto di servizio personalizzato. Si tratta di uno strumento su cui l’Esecutivo punta molto per mitigare gli effetti dell’eliminazione del contestato RDC