Nel 2024 tornerà il Sismabonus e il Bonus Barriere: i dettagli

Novità in tema di agevolazioni fiscali per il 2024. In particolare saranno interessati il sismabonus ed il bonus barriere.

ll 2023 è stato l’anno che ha visto crollare il tanto discusso superbonus 110 al 90%. Facendogli perdere buona parte dell’appeal. Non è solo il calo di 20 punti percentuali. Ma il fatto che in passato l’efficientamento energetico dei condomini, delle villette e delle unifamiliari poteva essere condotto a costo zero, anche attraverso la cessione del credito alle imprese edilizie o agli istituti di credito. Mentre per il 2024 la cifra scenderà ulteriormente al 70%. E nel 2025 al 65%.

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Sisma (Foto da Canva) – bonus.it

Il superbonus era dedicato all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio italiano. Dal 2024 potranno richiederlo solo i condomini. Le villette e le unifamiliari avranno la possibilità di usufruire del superbonus solo se hanno terminato le spese al 30 settembre 2023. Con il crollo del superbonus però tornano altri vantaggi, come il bonus barriere architettoniche ed il bonus sisma. Innanzitutto per entrambe le misure non ci sono limiti alla cessione del credito. La detrazione fiscale può arrivare fino al 75%, rimborsabile in cinque anni anziché in 10. Chi ha intenzione di svolgere questi lavori, potrà approfittare dell’inizio del 2024 per farne richiesta.

Sismabonus e bonus barriere, come richiederli

Il vantaggio di questi benefici è che possono raggiungere il 75% di rimborso in cinque anni. Per il bonus barriere architettoniche, l’impresa che svolge i lavori deve certificare lo stato dell’edificio prima dell’inizio degli interventi, sotto la propria responsabilità. E quali lavori migliorativi vengono apportati. Le barriere architettoniche sono ancora un serio problema nel nostro Paese, specialmente nelle città storiche.

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Bonus casa (Foto da Canva) – bonus.it

La possibilità per i disabili di non doversi trovare in condizioni di interdizione all’ingresso di palazzi pubblici e privati dovrebbe essere un diritto. Il sismabonus consente di accedere ad un rimborso delle spese effettuate fino al 31 dicembre 2024 per efficientamento contro il rischio sismico. Il 50% di rimborso è da calcolare su una spesa massima di 96mila euro per anno.

La cifra sale al 70-80% quando la riduzione del rischio in caso di sisma sale di una o due classi, o quando l’intervento comprende anche delle parti comuni condominiali. In questo caso si può raggiungere anche l’80-85% del rimborso sulle spese. Resta valido anche il sismabonus acquisti. Il rimborso dell’80-85% sulla spesa per comprare un immobile può essere richiesta se si compra un appartamento in un edificio demolito e ricostruito.

Il problema del sisma in Italia è davvero importante. Il nostro paese è fortemente a rischio sismico, e molte strutture, specialmente in piccoli paesi sorti sul tufo, non sono adeguate a reggere delle forti scosse di terremoto. Ne sono testimonianza la demolizione di intere città in seguito ai sismi di Amatrice, L’Aquila, ed in passato in Irpinia.

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