Si possono ottenere dagli istituti di credito dei rimborsi relativi alla cessione del quinto. Quali sono le occorrenze.
la cessione del quinto è una pratica piuttosto diffusa per ottenere dei finanziamenti. Chi ha uno stipendio fisso o una pensione può richiedere che gli venga sottratta mensilmente la quota del quinto dall’accredito per rimborsare un finanziamento o un debito.
La pensione di vecchiaia è senza dubbio una garanzia. Mentre lo stipendio lo è soprattutto nel caso in cui si effettui una professione nel settore pubblico, considerato a prova di bomba. Mentre davanti al lavoro precario o a tempo determinato, la banca potrebbe storcere il naso e decidere di non accogliere la richiesta di finanziamento.
Per legge, non ci si può indebitare oltre il quinto della pensione o dello stipendio. Questa norma è stata fatta per evitare il sovraindebitamento che possa portare al lastrico le persone. Come il mutuo, anche la cessione del quinto ha un tempo stabilito e degli interessi da pagare. Tutto questo viene definito in fase contrattuale.
Rimborso anticipato del quinto, cosa succede
La cessione del quinto può essere anche estinta anticipatamente. Nel caso in cui il debitore nei confronti dell’istituto di credito decida di rimborsare il prestito, può smettere di cedere il quinto della pensione o dello stipendio. Questa è un’opportunità determinata direttamente dal codice bancario.
L’articolo 125 del codice bancario recita che “il consumatore può rimborsare anticipatamente ed in qualsiasi momento, in tutto od in parte, l’importo dovuto al finanziatore”. Dunque nessuna banca o istituto di credito si può rifiutare di concedere il rimborso anticipato, anche se questo può comportare perdita di denaro per la banca.
Lo stesso articolo prosegue: “In tal caso ha diritto ad una riduzione del costo totale del credito pari all’importo degli interessi e dei costi dovuti per la vita residua del contratto“. In parole povere ciò significa che la banca o l’istituto di credito non può richiedere gli interessi che sarebbero maturati nel tempo sulla somma che viene anticipatamente restituita.
Inoltre, come sottolineano delle nuove norme, chi risarcisce anticipatamente la cessione del quinto, può anche richiedere dei rimborsi. Il tipo di spese fisse che il debitore deve sostenere al momento della stipila del contratto sono di due tipi. Costi reccurring, ovvero quelli a cui va incontro nella durata del contratto, ad esempio i tassi di interesse e le spese.
Ed i costi up front, che devono essere sostenuti dal cliente al momento della stipula del contratto stesso. Fino al 2019 erano rimborsabili solo i costi recurring, nel momento in cui si risarciva in anticipo il prestito. Mentre ad oggi, con la restituzione anticipata del debito e lo stop della cessazione del quinto, la banca o l’istituto di credito deve risarcire anche le spese sostenute in fase di accordo precontrattuale o contrattuale. In proporzione alla durata del contratto.