Nelle famiglie è un tema spesso dibattuto, ma raramente indagato con chiarezza, ecco quanto costa, davvero, tenere il cellulare sotto carica per tutte la notte. Le cifre
Qualcuno la chiama la scatola nera della nostra vita, per qualcuno è una baby-sitter elettronica, qualcun altro ancora si spinge a definirla una vera e propria dipendenza. Banalmente, come tutti gli strumenti, è un oggetto neutro ed inanimato che prende vita e sostanza grazie all’uso che se ne fa. Parliamo ovviamente degli smartphone.
Croce e delizia del nostro tempo, strumenti di lavoro, svago e divertimento, elementi che accorciano le distanze a livello di comunicazione ma che, spesso, ci allontano anche dalla vita reale. Ognuno li interpreta come vuole e come crede. Ma ci sono alcuni dati che, di contro, sono assolutamente incontrovertibili e vanno quanto meno conosciuti.
Cellulare, quanto costa metterlo in carica di notte
Pensiamo, nello specifico, agli effetti sulla salute e a quelli relativi ai consumi e agli effetti diretti sull’ambiente. Se ne parla spesso, ma a sproposito, dividendosi come sempre tra apocalittici e integrati, tra chi sottolinea che sono tutte fake news e chi invece si intimorisce ad ogni stormir di fronda. Proviamo a capire insieme qualche dato di realtà.
Partiamo dal primo, i cellulari fanno male alla salute? Dati certi non ce ne sono. Lo strumento ha una serie storica di utilizzo di poco superiore ai 25 anni, e alcuni danni non hanno ancora riscontri certi. Il buon senso vuole, però, che caricarlo lontano dal corpo, mentre si dorme, sia molto positivo. Favorisce il sonno e riduce i rischi al metabolismo. Abbiamo dati certi, invece, per quello che concerne i consumi e i danni per l’ambiente. I più moderni device hanno caricabatterie a bassissimo consumo parliamo di una media di 5 watt ad ogni carica.
Si va da un minimo di 3 a un massimo di 7. Dati che tradotti in spesa determinata che il costo complessivo per un intero anno di ricariche del cellulare è di circa 3,25 euro l’anno, 0,009 euro al giorno. Cifre decisamente abbordabili. C’è poi il tema di tenerlo attaccato sempre. Qui il consumo si riduce a 0,25 watt ma al tempo stesso determina un veloce deterioramento dello strumento. Deterioramento che ci obbliga a cambiarne un paio l’anno generando una spesa di 20 euro complessivi oltre all’ennesimo rifiuto RAEE, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, difficile da smaltire