La Germania vive una fase complessa della crisi economica, è vicina alla recessione, e questo fattore spinge imprenditori e commercianti a cambiare la politica dei prezzi studiando nuove modalità per fare la spesa
In Italia siamo dei grandi risparmiatori. La Vita, la storia e il flusso economico ci insegnano ad esserlo da secoli. In Italia, il popolo, fa attenzione per quanto possibile a spendere il giusto. Questa particolare cura, ci ha portato ad avere più riguardo per le piccole cose. Il buon cibo, il tempo di qualità, gli oggetti fatti con cura e con dedizione. Un riguardo per alcuni piccoli piaceri della vita che ci invidiano in tutto il mondo.
Non è da nascondere a nessuno, lo sappiamo noi come lo sanno i milioni di turisti da tutto il pianeta che ci raggiungono ogni anno solo per godere delle nostre bellezze. Rinomate in tutto il mondo. C’è un piccolo dettaglio che, però, sembra sfuggire. La crisi economica che stiamo vivendo la stanno vivendo anche molti altri paesi in Europa e negli altri continenti. Però per alcune categorie di investitori, noi sembriamo essere messi peggio. Basta guardare i prezzi sugli scaffali nei negozi di alimentari.
In Francia o in Germania, la crisi è presente come lo è da noi. Eppure, il loro carrello della spesa non sembrano risentirne. Come è possibile tutto questo? I numeri sono quelli che sono, nessuno lo nega. In un paese dove l’attenzione per il cibo è quella che è, risulta veramente difficile allora capire le decisioni che si stanno prendendo.
Vertiginosi aumenti dei prezzi, carrelli della spesa sempre più vuoti, mentre molta gente ci dimostra che, ad esempio, in Germania non è affatto così. Basta dare un veloce sguardo al profilo YouTube di “lambrenedettoxvi”, influencer di mezza età che ci mostra nei suoi video, qual è il reale costo della vita in Germania. Quanto costa davvero fare la spesa. Molto più conveniente secondo l’influencer rispetto al resto d’Europa.
Basta guardare i prezzi per tornare all’Italia pre-Covid. Anche la Germania, però, ha vissuto le stesse situazioni che abbiamo vissuto noi. Anzi, considerando il rischio depressione economica che vive oggi, forse avrebbe qualche ragione in più per cambiare la politica dei prezzi. I tedeschi, però, non si trovano costretti a decidere se portare meno cibo sulla propria tavola o se portarlo ma di qualità inferiore. Una domanda che nessuno dovrebbe mai porsi, soprattutto in una nazione dove il cibo ha una parte così importante nella cultura nazionale.