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Aiuti economici per la domotica: quali sono e a chi sono rivolti

Pubblicato da
Giuseppe Formisano

Aiuti economici domotica: in cosa consistono i sostegni per una casa più green e meno faticosa con comandi da remoto

Spesso la politica arriva in ritardo rispetto agli avanzamenti tecnologici della società. A volte è una mancanza degli apparati istituzionali ma il motivo è soprattutto che la società corre più velocemente. La politica il più delle volte non può fare altro che prendere atto del fatto compiuto e supportare le novità.

Smart home (foto Canva) – Bonus.it

Un esempio, le macchine elettriche. Le aziende e le università hanno progettato decenni fa questo mezzo ecologico ma è ancora troppo costoso. La politica non può fare altro che cercare di incentivare, soprattutto quando l’innovazione è ecologica come nel caso dell’auto elettrica.

Gli incentivi ci sono anche nel caso in cui il nuovo che avanza si diffonde sempre di più ed è un settore importante per l’economia. È il caso degli apparecchi e dei sistemi di smart home. Il governo ha promosso il bonus domotica che copre fino al 65% delle spese sostenute per l’acquisto di strumenti tecnologici che rientrano in questo campo.

Le smart home abbassano gli sforzi in casa e rendono tutto più facile e veloce. Da remoto è possibile regolare la temperatura del forno, accendere le luci, il riscaldamento mentre si sta rientrando a casa o avviare la lavatrice.

Aiuti economici per la domotica: come trasformare avere una smart home

È una tecnologia che consente un grande risparmio energetico ma per farlo bisogna installare sistemi intelligenti all’avanguardia. Infatti il bonus domotica rientra tra le agevolazioni fiscali dell’Ecobonus.

Casa connessa e apparecchi gestiti da remoto (foto Canva) – Bonus.it

Per fare richiesta bisogna installare un impianto con i requisiti richiesti, ossia una centralina di comando con connessione a internet collegata a tutti gli apparecchi casalinghi. La richiesta può essere avanzata da enti pubblici e privati, liberi professionisti con partita Iva e associazioni. È possibile installare un apparecchi fino a un massimo di 15mila euro con una detrazione del 65%.

L’ente a cui bisogna presentare la domanda è l’Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori. La documentazione completa da presentare deve avere l’atto di proprietà della casa in cui si svolgono i lavori e l’attestato redatto da un professionista che certifichi la corrispondenza dei lavori ai requisiti previsti.

È indispensabile anche la Certificazione Energetica APE con una scheda degli interventi eseguiti e la Dichiarazione dei Redditi. Il termine ultimo per presentare la domanda è il 31 dicembre 2024.

Giuseppe Formisano

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Giuseppe Formisano