Esistono delle norme che regolano ciò che è corretto o meno fare negli esercizi commerciali come bar o gelaterie.
Ogni luogo ha le sue usanze. Quando si parla di bar o gelaterie, dunque consumazioni rapide, o addirittura da passeggio, ovunque si vada si possono trovare consuetudini diverse. Per fare un esempio, più ci si sposta a Sud e più è probabile che insieme al caffè, compreso nel prezzo, si vedrà arrivare un bicchiere di acqua, per sciacquare la bocca e gustare il caffè nel migliore dei modi.
Mentre in altri posti, più a Nord, il bicchiere d’acqua viene dato solo su richiesta, e a volte finisce sullo scontrino finale. Stesso discorso per i tavolini. Fino a qualche decennio fa era normale prendere un caffè o altro prodotto di caffetteria, ritirarlo al bancone e poi sedersi al tavolo, senza che questo comportasse un sovrapprezzo. Ad oggi, specialmente nelle città turistiche, i tavoli sono ad utilizzo esclusivo di chi accetta di pagare il prezzo maggiorato per il servizio.
Bar, prima lo scontrino e poi la consumazione
Dunque paese che vai, usanza che trovi. Ad esempio la politica di pagare dopo aver consumato o viceversa può cambiare da bar a bar. Senza dubbio i locali più grandi, con un afflusso maggiore di persone, preferiscono far pagare prima i propri clienti per evitare la fuga senza scontrino. Mentre invece i più piccoli possono permettersi il lusso di far attendere prima di emettere lo scontrino, così come accade al ristorante.
Esiste una norma che regoli questo tipo di prassi? Si può chiedere al cliente di pagare prima della consumazione, prima ancora che egli ne sia appagato o meno? Sì, la normativa in Italia, che regola le abitudini degli esercizi commerciali prevede la possibilità di richiedere il pagamento prima di aver fornito la consumazione. Difatti il documento fiscale, che è lo scontrino, è emesso per il servizio, e non al termine della prestazione, ovvero quando il cliente ha finito di consumare ciò che ha ordinato.
I clienti che non vogliono sottostare a questa regola hanno poche chance di appellarsi, devono semplicemente sottostare alla decisione dei bar e delle gelaterie. Nel caso in cui storcano il naso, possono tranquillamente fare dietro front e scegliere un altro esercizio commerciale. Il bar non è vincolato in tal senso.
Gli obblighi dell’esercizio commerciale sono di emettere regolare scontrino fiscale, non pre conto, e di consentire il pagamento elettronico, dunque tramite Pos, per qualunque cifra, anche solo per un caffè. Questa è una regola piuttosto recente. In seguito al rifiuto, un cliente può chiamare la Guardia di Finanza e le Fiamme gialle commineranno all’esercizio commerciale una sanzione di 30 euro maggiorata del 4% del prezzo del prodotto acquistato.