Può capitare di avere bisogno di un prestito per una spesa improvvisa, la soluzione della cessione del quinto, come funziona l’estinzione
Avere la disponibilità economica per affrontare una spesa non prevista, o un acquisto importante per la famiglia, o un investimento immobiliare impegnativo non sempre è possibile. In tal caso la liquidità necessaria viene fornita da banche e istituti di credito con ovviamente un piano di restituzione del finanziamento con costi e interessi.
Per ottenere li prestito in tal caso so possono sfruttare diverse opportunità offerte dal mercato finanziario e dal credito, così come si può scegliere tra diverse vie per restituire il denaro ottenuto in modo da programmare e gestire al meglio il debito contratto. Tra quanti hanno a disposizione un’entrata fissa come lo stipendio o la pensione, una delle strategie maggiormente utilizzate per la restituzione è la cosiddetta cessione del quinto.
Cessione del quinto, in caso di estinzione anticipata
La cessione del quinto ha indubbi vantaggi sia per chi effettua il prestito considerando la certezza di recuperare il denaro ceduto con lo stipendio o la pensione, sia per chi lo riceve, non dovendo ricordare scadenze mensili con la trattenuta direttamente dal conto corrente. In più si deve sottolineare che la cessione del quinto è facilmente ottenibile proprio per la sicurezza garantita dalla busta paga.
La definizione che si può dare alla cessione del quinto è proprio quella di un prestito personale al consumo, proprio perché pensione o stipendio hanno la funzione di garanzia. Ovviamente ha delle regole e dei limiti che vanno rispettati. Con un’entrata troppo bassa non si può richiedere un prestito elevato, né la somma ceduta al mese può eccedere il quinto del fisso.
Comunque il debitore può decidere di estinguere il prestito in anticipo sulla sua durata contrattuale. Questo comporta dei vantaggi evidenti. Basta considerare che gli interessi del prestito sono maggiori tanto più lungo è il piano di ammortamento, senza dimenticare anche i costi che gravano sul prestito stesso e sono a carico del debitore.
Con la restituzione anticipata del prestito si possono avere delle riduzioni dei costi affrontati all’inizio con un rimborso con un taglio di quanto dovuto. Si parla in questo caso con gergo tecnico di “riduzione del costo totale del credito”. Questa riduzione è pari agli interessi e delle spese di incasso del residuo da pagare per chi ha il debito.
Quindi si ha una riduzione degli interessi da pagare, che sono scontati dal debito residuo che si salda pagando in un’unica rata. Invece con le spese dei costi la questione è più complicata e l’approccio delle banche è diverso. I costi possono essere precedenti la firma del contratto (quelli di pratica), ma ci sono anche le spese che si hanno durante la fase di restituzione del debito.
La questione delle spese di ammortamento
Durante l’ammortamento del finanziamento si determinano delle spese che sono a carico di chi richiede il prestito. Di solito la riduzione della cifra dovuta in caso di restituzione in anticipo del debito non fa distinzioni per le spese.
Il taglio delle spese riguarda sia le spese precedenti l’apertura del contratto, sia quelle che sono sostenute durante il periodo di finanziamento. La banca deve riconteggiare il debito residuo, considerando le quote già versate e la riduzione delle spese avvenute prima e durante il prestito.