L’epilogo paradossale di una vicenda che coinvolge un dipendente ed il suo datore di lavoro, licenziato perché uscito dal Gruppo WhatsApp aziendale. I contorni della vicenda
Ormai sono finiti i tempi in cui bastava uscire dalla porta dell’ufficio per finire il proprio lavoro giornaliero. Con l’arrivo della tecnologia, i campi di intervento e di rintracciabilità dei lavoratori non hanno fatto che aumentare. Migliaia di dipendenti nel mondo, superano ogni giorno, la tempistica effettiva dei loro turni. Tutto lavoro in più, non previsto, e ovviamente spesso e volentieri non contabilizzato e quindi non pagato.
Un vero e proprio regalo alle aziende. Mail e richieste veloci tramite messaggistica istantanea sono totalmente all’ordine del giorno. E non rispondere è anche visto in maniera estremamente severa dai datori di lavoro. Ne è estrema testimonianza la vicenda di un lavoratore spagnolo che, stanco di non riuscire a mantenere la sua privacy e la sua tranquillità negli intervalli dove non era in turno, ha deciso di prendere una decisione netta. Per quanto drastica. Eliminarsi dalla chat di gruppo del proprio posto di lavoro.
Esce dal Gruppo WhatsApp di Lavoro, e lo perde: Licenziato in tronco
Questo però signore e signori, non gli è costato solo una ramanzina, come si potrebbe facilmente intuire. Assolutamente no. L’uomo è stato licenziato. Pochi giorni dopo l’essere uscito dalla chat dell’ufficio, infatti, ha infatti ricevuto una lettera di licenziamento dal proprio datore di lavoro. L’azienda si è giustificata sostenendo che, sulla chat WhatsApp, venivano, giornalmente, condivisi i turni di lavoro e i vari avvisi e le direttive aziendali.
L’uomo però ha risposto affermando che non fosse quello il reale problema. L’azienda, infatti, secondo quanto dichiarato al quotidiano spagnolo La Vanguardia, pretendeva una prestazione assurda dai suoi dipendenti. La prova fotografica e video dell’effettivo svolgersi del lavoro assegnato ai di versi dipendenti. L’uomo in questione, come ribellione a questo spirito alla Grande Fratello, aveva quindi deciso di stroncare il problema alla radice, uscendo dalla chat.
Al momento è stata avviata una causa di servizio da parte del dipendente nei confronti del datore di lavoro e più ampiamente, nei confronti dell’azienda. I fatti sono avvenuti pochi giorni fa a Cadiz, in Spagna e sarà interessante capire il pronunciamento del locale Tribunale del Lavoro. Ricordiamo infine che, in casa dei nostri vicini spagnoli, ogni individuo ha il sacrosanto diritto al rispetto della privacy e alla disconnessione digitale. Non permettere una mossa simile, quindi potrebbe essere anche considerata una violazione, dei diritti fondamentali dell’Uomo. Un caso di scuola