Al decesso di un parente, gli eredi si potrebbero trovare di fronte a multe, sanzioni e cartelle esattoriali. Cosa dice la legge.
Al momento del decesso di una persona cara, gli eredi, o meglio, i chiamati all’eredità, oltre a dover iniziare il percorso dell’elaborazione del lutto, devono anche sbrigare una serie davvero interminabile di incombenze burocratiche. Tra le quali c’è anche la successione. Essa è un procedimento che viene aperto in assenza testamentaria. I chiamati all’eredità sono il coniuge ed i figli. In assenza di figli, un terzo dell’eredità spetta ai fratelli, se presenti, o ai genitori.
I chiamati all’eredità hanno questo nome perché è loro facoltà rinunciare all’eredità entro 10 anni dall’apertura del procedimento di successione. Per ponderare questa possibilità è bene che vengano vagliati con cura gli attivi ed i passivi dei beni del defunto. Tra i passivi possono emergere anche multe, sanzioni o debiti vari, con il fisco o con dei privati.
Gli eredi devono pagare le multe?
Tra i passivi ci sono tutta una serie di voci. Le multe, che possono essere stradali o per aver eluso un’imposta, sono chiamate sanzioni perché conseguenti ad un comportamento di violazione. Che si tratti di infrazione civile o di reato penale, questo non è trasmissibile agli eredi, in quanto la responsabilità dei reati o delle trasgressioni è individuale.
Di conseguenza, le multe, le sanzioni sulle imposte non pagate e sulle cartelle esattoriali non sono esigibili dagli eredi. Si consiglia, al momento del decesso, di rendere partecipi della morte del titolare tutte le istituzioni creditrici. Che possono essere l’Agenzia delle entrate, gli enti locali o la Regione, ad esempio per l’omissione del pagamento del bollo auto.
Si suggerisce di inviare una Pec con allegato il certificato di morte del de cuius, richiedendo presso l’ufficio competente l’annullamento d’ufficio di autotutela. Nel caso di multa stradale invece, l’erede che diventa proprietario del veicolo la deve pagare. Non in quanto erede, ma in quanto proprietario del veicolo. Non verranno applicate le sanzioni per i ritardi nei pagamenti.
Le cartelle esattoriali
Discorso simile riguarda le cartelle esattoriali. Gli eredi, accettando l’eredità, sia testamentaria che in seguito a successione, accettano anche i passivi che provengono dalle cartelle esattoriali non pagate dal defunto coniuge o parente. Si può tentare una tregua fiscale attraverso la rateizzazione ordinaria dei pagamenti.
Agli eredi non verranno addebitate more ed interessi sulla cartella esattoriale. Come sottolineato in precedenza, i ritardi, conseguenti ad un comportamento errato, non possono ricadere sugli eredi. Dunque si deve richiedere presso l’ufficio competente che la cartella venga decurtata dalle sanzioni accessorie, allegando alla richiesta il certificato di morte del de cuius.