Ecco le ultime novità in tema di bollette, quali sono le sorprese che troveremo nelle prossime settimane
Fine dell’estate e fine del periodo di tregua del settore delle spese energetiche. Sì perché inutile nasconderlo, la conclusione del periodo vacanziero corrisponde con un generale aumento dei prezzi e non soltanto nelle utenze domestiche. In parte tale modifica dei prezzi è generalmente dovuta a un rialzo della domanda che inevitabilmente determina dei rincari. Vi sono poi delle condizioni relative alla particolare congiuntura economica, caratterizzata da instabilità in tutto il continente europeo con un rallentamento del PIL nei principali paesi.
L‘inflazione sembra rallentare in Italia, ma in alcuni settori la corsa verso l’alto dei prezzi continua a farsi sentire con riguardo soprattutto nei prodotti alimentari freschi, nei carburanti e nell’energia appunto. Tra l’altro la situazione internazionale è tutt’altro che tranquilla con le conseguenze della guerra in Ucraina che continuano a farsi sentire con problemi negli approvvigionamenti di materie prime.
Come accennato a settembre gli aumenti delle bollette di gas e i energia elettrica sono ormai decisi, come indicato anche da Arera (Autorità di regolazione per energia, rete ambiente). I ritocchi di settembre che coinvolgono gas e luce sia per la domanda interna cresciuta, sia per le tensioni internazionali, non raggiungono le punte dello scorso anno, ma portano comunque i prezzi a livelli superiori a quelli pre crisi.
Sempre Arera indica per il terzo trimestre dell’anno in corso una crescita dello 0,4 per cento delle spese complessive nel periodo tra ottobre 2022 e settembre 2023 per la famiglia tipo. Nel dettaglio gli aumenti del terzo trimestre 2023, a partire da ottobre, potrebbero essere del 7 – 10 per cento sulla bolletta dell’energia elettrica. Una fiammata notevole anche se non paragonabile a quella dello scorso anno.
Nel 2002 i prezzi del PUN (Prezzo unico nazionale) di riferimento dell’energia elettrica era di 543 euro al megawatt, mentre oggi il prezzo è di 105 euro al megawatt. Stesso discorso per i prezzi di riferimento del gas per uso domestico con il PSV (Punto di Scambio Virtuale). Per il Gestore dei mercati energetici (GME) il costo dell’energia elettrica a settembre è arrivato a 157 euro al megawatt sulla spinta dei consumi dopo le vacanze.
Anche la condizione atmosferica con ondata di caldo in ritardo sul calendario può influenzare in maniera estremamente negativa il mercato interno, con consumi maggiori per il condizionamento dell’aria e conseguente incremento dei prezzi al dettaglio sulle bollette.
Per quanto riguarda i prezzi del gas il controllo dell’andamento giornaliero del gas l’indicazione, che proviene sempre dal sito GME, relativa all’indice MGP (Mercato del Giorno Prima) è di aumenti fin dalla fine del mese di agosto con indicazioni di 45 euro al megawattora. Anche in questo caso costi meno elevati rispetto al 2022, ma di certo non paragonabili a quelli della fase precedente la crisi energetica molto bassi.
Allo stato attuale la situazione è quindi caratterizzata da un aumento costante dei prezzi per motivi interni al mercato nazionale e spinte speculative internazionali. Le prospettive sono di una crescita dei prezzi (ricordiamo la decisione dell’Opec di tagliare la produzione del petrolio per mantenere elevati i prezzi al barile).
Ma molto dipenderà dagli elementi meteorologici e dagli sviluppi del conflitto che condiziona gli scambi di prodotti energetici. Non va infatti dimenticato che l’Italia continua ad essere dipendente dalle forniture estere e quindi molto sensibile alle pressione esterne.