Tre distinti eventi, a cavallo tra la metà di settembre e la fine di ottobre, rischiano di cambiare le quotazioni di Borsa nel settore Tech. Di cosa si tratta e gli effetti diretti
Fan ed investitori del settore Tech, tenetevi pronti, sta per succedere qualcosa di veramente importante. E sta accadendo proprio in questi giorni. Le Borse, in tal senso, sono come sempre il termometro migliore per capire la realtà. I vari indici, infatti, a partire dal NASDAQ, vengono regolati, anche, attraverso i movimenti e gli spifferi del mondo della comunicazione. Non è affatto strano, quindi, pensare che nei prossimi giorni, sul piano economico mondiale, avverrà un vero e proprio terremoto. Scopriamo perché
Partiamo con gli aggiornamenti legati alla Apple. Entro metà settembre la Mela più assaggiata del mondo terrà uno dei suoi annuali eventi. La convention. Quest’anno si chiamerà “Wonderlust”. Le certezze in questo caso non possono mai esistere quando si parla di questi argomenti, eppure le voci sono tante. La più quotata è quella che vede come protagonista del Wonderlust, l’annuncio del nuovissimo iPhone 15. Molti economisti però non sembrano dare molto credito all’effetto pratico del “giocattolo” targato iOS.
Tech, le reazioni di Borsa alle novità di Apple e Google
La vendita dei telefoni cellulari, infatti, è da diversi mesi ormai in calo. Le spedizioni globali sono diminuite addirittura del 9%. E un nuovo strumento per quanto evoluto ed avanzato non incide più sul fatturato come un tempo. Il secondo grande evento dei prossimi giorni è la causa che vede protagonista Google. Tre anni fa, infatti, il Tribunale federale di Washington aveva citato in giudizio Big G, con l’accusa di avere un monopolio sulle ricerche online.
Questo, secondo l’accusa, era stato reso possibile da Google stesso, muovendo a suo favore alcuni suoi meccanismi e algoritmi. Creando così delle tattiche contro la concorrenza. Tattiche che in USA sono viste come il fumo negli occhi. Google ha fin da subito risposto con l’opinione che la causa fosse profondamente viziata da pregiudizio. Da allora, il 2020, anno in cui l’accusa è stata formalizzata, la causa è finalmente giunta a giudizio. Ne vedremo di belle.
L’ultima importante notizia del mondo Tech porta la firma della società di progettazione di chip Arm Holdings. Nel 2016 questa factory era stata comprata dal Gruppo Softbank. Il prezzo allora era stato di circa 32 miliardi di dollari. Nel 2021, la stessa società, aveva disposto la vendita alla Nvidia, il colosso dei processori grafici, al modico prezzo di 40 miliardi di dollari. L’affare era però saltato. Ma oggi dovrebbe tornare in auge. Al momento il prezzo della società è salito a quasi 50 miliardi. Un passaggio di mano decisivo per il futuro delle tecnologie e per le quotazioni della Società afferenti