L’addebito sulla bolletta della corrente elettrica del canone Rai può essere revocato, ma solo da parte di alcuni cittadini.
Il canone RAI per tanti anni è stata una delle imposte più evase dei cittadini. Per questo motivo nel 2015 è stato inserito direttamente in bolletta, con uno sconto rispetto all’imposta precedente. Difatti, prima di quella data, il bollettino per pagare i servizi radiotelevisivi della RAI corrispondeva ad una cifra di 130 euro annui.
Con il passaggio sulla bolletta della corrente elettrica, il costo è sceso a 90 euro annui. Spalmato in dieci rate annuali da 9 euro ciascuna. Da quel momento, tutti i cittadini che posseggono un televisore non possono più eludere d’imposta.
Chi non ha un apparecchio televisivo in casa, può richiedere l’esenzione, con un autodichiarazione, a cui seguono eventuali controlli per accertare l’effettiva sussistenza della condizione di esenzione. Alcuni cittadini possono chiedere che l’addebito per l’imposta del canone RAI venga spostato sul conto corrente, anziché sulla bolletta della corrente elettrica.
Canone Rai sulla pensione, Chi lo può richiedere
Come accennato in precedenza, tutti i cittadini in possesso di un apparecchio televisivo sono obbligati a pagare il canone Rai. Ci sono alcune condizioni di disagio economico che consentono l’esenzione dell’imposta.
Nello specifico si parla degli anziani over 75 con reddito ISEE al di sotto degli 8mila euro annui. Tuttavia questa esenzione non è disposta automaticamente, ma deve essere inoltrata su richiesta di parte. Altrimenti, grazie ad una convenzione tra il governo e i servizi di fornitura di corrente elettrica, i 90 euro annui per il servizio radiotelevisivo italiano pubblico vengono divisi in 10 trance da 9 euro, addebitati direttamente sulla bolletta della luce.
Con un’eccezione. I pensionati con un reddito inferiore ai 18mila euro annui, possono richiedere di ricevere l’addebito direttamente sulla pensione, diviso in 11 tranche mensili anziché 10, senza alcun pagamento di interessi supplementari. Questo per agevolare il peso dell’imposta annua sui pensionati con reddito basso.
Anche in questo caso il meccanismo non è automatico, ma deve essere richiesto esplicitamente entro il 15 novembre di ogni anno e si riferisce all’anno successivo. Di conseguenza, il canone RAI 2024 potrà passare direttamente sulla pensione se la domanda è stata inoltrata entro il 15 novembre 2023. Ci sono diverse modalità per presentare la richiesta.
La più semplice è attraverso il servizio online dell’INPS, accedendo tramite Spid, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi. Chi non ha dimestichezza con il computer, può effettuare la pratica tramite il contact center dell’ente di previdenza sociale, al numero 803 164 che è gratuito da rete fissa, oppure dal numero 164 164 da telefono cellulare. In alternativa il pensionato potrà rivolgersi ad un CAF o un patronato. La richiesta deve essere rinnovata ogni anno entro il 15 novembre, altrimenti l’addebito torna direttamente sulla bolletta della corrente elettrica.