L’inflazione colpisce anche il settore lavorativo delle baby sitter: per il 2023 i costi per una tata sono aumentati: ecco di quanto
Sono davvero tante le famiglie italiane che hanno assunto una baby sitter: si tratta solitamente di famiglie dove entrambi i genitori lavorano a tempo pieno per cui c’è il bisogno concreto di un aiuto. E’ proprio in questa prospettiva che si inserisce il lavoro delle tate.
Quello che in molti ignorano è che anche questo settore ha subito un notevole aumento dei prezzi e delle tariffe. L’aumento è dovuto principalmente all’inflazione: per adeguarsi al costo della vita sempre più in aumento le tate hanno dovuto alzare il proprio tariffario e i loro servizi sono diventati molto più cari.
Baby sitter, aumentano le tariffe: ecco i costi oggi
Solo negli ultimi due anni il settore del baby sitting ha incrementato i suoi prezzi. A rivelarlo è la piattaforma di assistenza all’infanzia europea con sede a Parigi, Yoopies. Secondo tale piattaforma il costo medio di una baby sitter a domicilio ha registrato un aumento del 5,09% del suo costo orario.
Tradotto in euro, la tariffa di una baby sitter per ora è passato da 8,05 euro del 2021 a 8,52 euro del 2023. L’aumento del settore, però, non riguarda solo ed esclusivamente le tariffe orarie ma anche le condizioni economiche generali che riguardano, ad esempio, la spesa per il cibo o per i pannolini.
Inoltre, a pesare sulla spesa delle baby sitter anche i rincari che riguardano i mezzi pubblici: biglietti del bus o della metro più cari per raggiungere le famiglie significa anche prezzi più alti. Per questo motivo molte tate preferiscono cambiare famiglia per quella che gli permetta di avere condizioni economiche più favorevoli.
Ma di quanto sono aumentati i costi di una tata in Italia e quali sono le loro attuali tariffe? Diciamo subito che le regioni italiane dove avere una baby sitter costa molto di più sono la Liguria, la Valle d’Aosta e la Toscana dove i prezzi sono rispettivamente di 8,73 €/ora; 8,65 €/ora e 8,70 €/ora.
Le regioni dove costa di meno avere una tata sono invece la Puglia con 8,23 euro all’ora; il Molise con 8,16 euro all’ora e la Basilicata con 7,92 euro all’ora. Modeste le tariffe di Catanzaro con 7.53 €/ora, Lecce con 7.70 €/ora e Vibo Valentia con 7.85 €/ora. In testa alla lista dei capoluoghi di provincia più cari si posizionano Milano con 9,05 €/ora, Bologna con 9,01 €/ora e Verona con 8,98 €/ora.