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Ex Bonus Renzi settembre, sta per arrivare: la data

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano

Ecco quando ci saranno i versamenti del trattamento integrativo, ex bonus Renzi, questa la scadenza prevista.

Tra le prestazioni che cercano di intervenire come integrazione del reddito delle fasce di cittadini meno  abbienti, c’è da ricordare il cosiddetto ex bonus Renzi o trattamento integrativo Irpef. La misura è recepita direttamente in busta paga dai dipendenti o in caso di disoccupazione è erogato dall’Inps ai percettori di Naspi, Dis. Coll., Disoccupazione agricola.

Ex Bonus Renzi (Foto Adobe) – bonus.it

Ad avere diritto all’ex bonus Renzi sono i dipendenti con reddito fino a 15mila euro (in misura integrale) e in forma progressivamente inferiore con i lavoratori con reddito fino a 28mila euro, i soci di cooperative, i collaboratori coordinati e continuativi, gli stagisti o i tirocinanti, i percettori di borse di studio, i lavoratori socialmente utili, i lavoratori in Cassa integrazione, i disoccupati in Dis. Coll., in Naspi, in Disoccupazione agricola, le lavoratrici in maternità con congedo obbligatorio e i lavoratori in congedo di paternità, i sacerdoti.

Quando viene versato l’ex bonus Renzi

A versare il trattamento integrativo Irpef è il datore di lavoro, con la funzione di sostituto d’imposta, per i dipendenti o collaboratori, invece per i disoccupati Naspi, Dis. Coll., DS è l’Inps. Proprio per i disoccupati Naspi, l’Istituto ha reso note le date di scadenza del pagamento tra il 13 e il 15 settembre.

Inps (Foto Adobe) – bonus.it

A questo proposito va segnalato che il pagamento del trattamento integrativo per i disoccupati Inps avviene di norma successivamente al versamento dell’indennità di disoccupazione. Quindi bisognerà attendere comunque quell’accredito. Molti beneficiari potrebbero ricevere il bonus Renzi con qualche giorno di ritardo, proprio perché non tutti gli accrediti di Naspi avvengono alla stessa data.

Per avere la certezza dell’erogazione del trattamento integrativo si può consultare il proprio Fascicolo personale del contribuente consultabile sul sito dell’Inps dopo accesso con credenziali Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta identità elettronica) e Cns (Carta nazionale dei servizi).

La procedura è la seguente: dopo l’accesso si clicca su “Prestazioni”, poi su “Pagamenti”, a questo punto si individua la prestazione e l’anno di riferimento, si controllano qui le disposizioni di pagamento della Naspi e del bonus Renzi con l’importo e la relativa data effettiva di versamento.

L’importo del trattamento integrativo è di 1.200 euro annui, rateizzati in 100 euro al mese, inclusi nella busta paga o versati dopo l’indennità di disoccupazione sul conto corrente dell’avente diritto. L’importo completo spetta soltanto a quanto hanno un reddito non superiore ai 15mila euro. Da sottolineare che il trattamento integrativo non richiede una domanda specifica da parte dei beneficiari.

Dettagli del trattamento dove arriva

Naspi Inps (Screenshot facebook) – bonus.it

I lavoratori dipendenti lo ottengono direttamente in busta paga (nel cedolino è presente con la voce trattamento integrativo/L. 21/2020), mentre gli altri aventi diritto direttamente accreditato sul conto corrente. Quindi non c’è una richiesta specifica, viene versato d’ufficio agli aventi diritto, senza necessità di altri interventi.

Vincenzo Pugliano

Si è laureato in Storia contemporanea presso l’Università “la Sapienza” di Roma, ha iniziato presto a collaborare con riviste e periodici occupandosi di musica, storia e società. Da sempre interessato e coinvolto in temi politici ed economici, ha lavorato a lungo nel terzo settore con attenzione alla disabilità e all’inclusione sociale. Le sue grandi passioni sono i libri e la montagna.

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Vincenzo Pugliano