INPS, anticipo Tfr/Tfs: a chi spetta e come richiederlo

Importanti e positive novità in arrivo per coloro che devono veder liquidato l’anticipo di TFR e TFS da parte dell’INPS. I dettagli

Arrivano aggiornamenti di grande rilievo relativamente al TFR, acronimo di Trattamento di fine Rapporto e del TFS, Trattamento di Fine Servizio. L’INPS, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale ha, infatti, da poco comunicato i dettagli sulla liquidazione. Più in particolare su come i Dipendenti pubblici possano richiedere la propria liquidazione. Vediamo insieme i dettagli e i termini indicati.

Anticipo TRF TFS INPS (Foto Canva) - bonus.it 20230912
Anticipo TRF TFS INPS (Foto Canva) – bonus.it

Partiamo dal dato fondamentale della comunicazione. Si può richiedere un anticipo del TFR o del TFS maturato i termini di legge, ma al momento della richiesta non ancora esigibile. Questo verrebbe erogato con una percentuale di interesse che si andrebbe a collocare attorno all’1% e accompagnato da una ritenuta dello 0.50%. Il restante sarà successivamente disponibile, circa a sei mesi dalla prima richiesta.

INPS, come funziona l’anticipo del TFR e del TFS

La richiesta poi potrà essere effettuata sia in via telematica che attraverso il supporto di un Caf, Centro Assistenza Fiscale o presso un qualsiasi Patronati. I richiedenti, però, dovranno necessariamente essere iscritti alla Gestione Unitaria Credenziale Sociale. Questa cassa, per i meno informati, è il fondo mutualistico a cui sono iscritti i dipendenti statali. Come già chiarito, passati 6 mesi dalla richiesta, agli aventi diritto, sarà corrisposta l’intera somma, maturata nel tempo.

Anticipo TFS TFR INPS, Euro (Foto Canva) - bonus.it 20230912
Anticipo TFS TFR INPS, Euro (Foto Canva) – bonus.it

Ricordiamo poi, per i meno informati, che il contratto di cessione del credito è come logico, stipulato per il 100% del trattamento totale maturato con gli anni. Questa disponibilità è, inoltre, cedibile e prevede di essere potenzialmente erogato per l’importo corrispondente. A questo, infine, andranno poi aggiunti tutti gli interessi maturati dall’ammortamento totale e le relative spese amministrative. Uno dei possibili utilizzi di questa cifra è, infatti, quello di rimborsare uno o più finanziamento della Gestione unitaria. Sia in modo frammentato che a corpo.

Ad esempio, piccoli prestiti o anche mutui ipotecari, per non parlare dei prestiti pluriennali. Questo però può avvenire solo nei casi in cui l’importo sia pari o superiore alle morosità da estinguere. Costo iniziale del prestito con l’aggiunta degli annessi interessi. La circolare INPS annuncia, infine, che quest’ultima, si riserva il diritto di aggiornare il tasso di interesse applicato. L’eventuale comunicazione in tal senso sarà, come logico, sempre pubblica e regolarmente disponibile sul sito dell’Istituto. Da sottolineare che questo verrebbe applicato, se postumo alla precedente circolare, sulle domande successive al relativo provvedimento

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