Pensione anticipata? Adesso fino ai 59 anni, ma con diverse penalizzazioni: ecco perché conviene comunque richiederla
Il problema pensionistico in Italia si espande di anno in anno. Il calo delle nascite, il caos dovuto all’incertezza lavorativa, l’instabilità economica e la crescita della lunghezza media di vita, sono tutti i fattori che influiscono sulle nostre pensioni basse e ritardatarie. Ad oggi tanti cittadini non hanno ancora diritto alla pensione nonostante siano anziani, per via della mancanza di un massimale di contributi maturati.
Più passano gli anni e più la situazione peggiora, questo anche perché il numero di pensionati supera quello dei lavoratori nella maggior parte delle Regioni italiane. Andare in pensione anticipata in alcuni casi è possibile, ma con diverse penalizzazioni.
Considerando però la tarda età d’entrata in pensione della maggior parte dei lavoratori, rifacendo un calcolo considerando la durata media di vita in Italia, vien fuori che alla fine conviene comunque richiedere la pensione anticipata rispetto all’attendere la pensione di vecchiaia. Vediamo nello specifico quali sono le soluzioni e in quanto consisterebbe il contributo economico.
Ci sono misure che prevedono penalizzazioni dell’assegno a carico dei lavoratori, da vedere come un sacrificio per andare in pensione diversi anni prima rispetto a quanto calcolato con la pensione di vecchiaia. Questo meccanismo si applica per esempio a Opzione Donna e alla Quota 103. Infatti, entrambe le misure prevedono l’accettazione del calcolo contributivo per poter andare in pensione.
Per esempio per Quota 103, con 62 anni di età e 41 anni contributivi ottenuti nel 2024 bisogna accettare il ricalcolo contributivo che invece non tocca chi li ha completati nel 2023. Per Opzione Donna, invece, bastano 35 anni di carriera, con la possibilità di uscire a 59 anni di età, con un montante contributivo molto più penalizzante.
In alcuni casi, però, considerando che l’età di entrata in pensione per vecchiaia corrisponde a 67 anni, facendo un calcolo e inserendo anche la vita media che si aggira circa sugli 82 anni, vien fuori che in ogni caso conviene accettare una pensione molto più ristretta ma che si otterrà per più anni. Per capire quindi se conviene farne richiesta bisogna valutare le proprie condizioni di salute con una stima di probabilità e fare un calcolo di quanto tempo ci vorrebbe per riottenere il denaro perso con la pensione anticipata.