Tassi d’interesse sui mutui ancora molto alti, con questo metodo riesci a bloccare la rata e attutire il colpo. Ecco come.
Da quando nel 2023 l’inflazione è iniziata a schizzare vertiginosamente verso l’alto, le tante famiglie che avevano un mutuo a tasso variabile sulle spalle hanno iniziato a temere di non riuscire ad arrivare a fine mese rientrando nelle spese. Le banche sono state costrette a seguire l’andamento inflazionistico, in questo modo i tassi d’interesse hanno continuato a salire a dismisura raggiungendo anche il 5%.
In sostanza le rate mensili sono praticamente diventate il doppio per la maggior parte dei mutui a tasso variabile. Tante famiglie per correre ai ripari hanno cercato di congelare le rate facendo uno switch con mutui a tassi fissi, ma anche questa manovra ha comportato una spesa.
Ad oggi la situazione sembra essere più stazionaria, i tassi d’interesse si sono abbassati, ma restano ancora troppo alti e il settore immobiliare ne risente. Se vi ritrovate anche voi in una situazione nella quale il vostro mutuo è diventato troppo caro e non riuscite più a liberarvi dalle rate mensili eccessivamente cospicue dovete provare questa manovra: è una delle poche che potrebbe salvarvi dalla bancarotta.
A volte nel caso in cui il mutuo sia ormai diventato troppo alto e si rischia di non riuscire più ad arrivare a fine mese, è importante fare una mossa drastica ma che può salvarti la vita. Vendere casa. Con la vendita della casa si può utilizzare una parte del prezzo della vendita per avere la somma necessaria a estinguere il mutuo. In questo caso l’estinzione avverrà contestualmente all’atto di vendita.
In tale circostanza occorre tuttavia accordarsi con la banca che aveva concesso il mutuo che dovrà dare assenso alla cancellazione dell’ipoteca. Quest’ultima infatti è obbligatoria per mettere in vendita un immobile con mutuo, per dare sicurezza alla banca, ma una volta venduta casa è removibile.
La cancellazione dell’ipoteca potrà essere fatta nella forma semplificata disciplinata dall’art. 40 bis del D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385 (Testo Unico Bancario), senza alcun costo per il venditore, oppure ci si può appellare all’atto notarile. In questo modo si potrà rinunciare al mutuo troppo alto e poi scegliere come utilizzare il denaro: per acquistare una casa più piccola o magari tornare in affitto per attendere tempi migliori e tassi d’interesse più bassi.