Come fare a installare i pannelli solari? Anche se non avete usufruito dei bonus passati, adesso potrete farlo, novità unica.
In questi anni anche l’Italia ha cercato di puntare molto sulla svolta green: da una parte per assecondare il ben volere dell’Europa che sta centralizzando tutti gli investimenti su un futuro sostenibile, dall’altra per cercare di riattivare un settore che si era totalmente fermato per via del periodo pandemico. Superbonus 110% è un esempio, ma anche l’eco bonus ha contribuito alle ristrutturazioni.
Tante famiglie ne hanno usufruito per l’installazione di sistemi green e più tecnologici in grado di utilizzare energia pulita, ma soprattutto di far risparmiare le tasche degli italiani. I pannelli solari ad esempio sono una grande spesa per una famiglia media italiana, in alcuni casi insormontabile, ma grazie ai bonus proposti dallo Stato è stato possibile installarli con un piccolo contributo economico.
Adesso il bonus è concluso ma in pochi sono a conoscenza di una nuova soluzione disponibile dal 5 luglio che permette la richiesta di pannelli solari a costo zero. Una volta installati, si può arrivare non solo ad azzerare la bolletta della luce, ma in alcuni casi sarà l’Enel a pagarvi, utilizzando l’energia accumulata in eccesso, senza poi considerare il grande risvolto ambientale. Vediamo quindi da quando è disponibile il nuovo Reddito energetico e come fare per ottenerlo.
Bonus energetico per impianto fotovoltaico, come richiederlo
Si tratta di una novità davvero poco chiacchierata: la maggior parte degli italiani non ne è ancora a conoscenza eppure si tratta di un’agevolazione disponibile già dal 5 luglio passato. Il nuovo Reddito energetico propone impianti a costo zero per tutte le famiglie meno abbienti. Si tratta di una misura di welfare per le famiglie, un bonus dalle tinte ambientali che cerca di strizzare l’occhio a un’Europa sempre più green e al tempo stesso cerca di proporre una forma di risparmio per le famiglie italiane, senza sprechi di energia.
Il contributo è in conto capitale e copre i costi sostenuti dalle famiglie che queste dovrebbero versare alle imprese che realizzeranno gli impianti. 200 milioni di euro sono ritenuti insufficienti per coprire l’elevata mole di domande che si attendono, ma la verità è che al momento sono veramente pochi gli italiani che ne sono venuti a conoscenza, c’è quindi ancora tempo per inoltrare domanda.
Tutti i dettagli sono sulla piattaforma telematica del Gestore dei Servizi Energetici. Sarà poi la famiglia richiedente a scegliere a quale di questi operatori affidare i lavori e l’intera operazione del Reddito energetico. La misura però si rivolge solo alle famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro. L’unico limite, in questo caso, è che l’energia in più prodotta non potrà essere venduta dal titolare dell’impianto, verrà inserita come dotazione aggiuntiva per rimpinguare il fondo stesso per nuove domande e nuovi beneficiari.