Percepire la Naspi mentre si lavora è legale? Il nuovo chiarimento del Ministero stupisce tutti

Solamente qualche mese fa, tra le FAQ del Ministero del Lavoro, è apparsa una nota riguardante l’indennità di disoccupazione, la Naspi.

Perdere il lavoro è uno degli scenari più temuti per gli occupati, fortunatamente lo Stato rimane al fianco dei professionisti che si dovessero trovare a casa da un giorno all’altro. Come è noto, infatti, questi ultimi possono accedere all’indennità di disoccupazione, la Naspi, e alla dis-coll, riservata a collaboratori coordinati e continuativi. I più si saranno chiesti se sia possibile ottenere il contributo pur riprendendo l’attività lavorativa, magari solamente part-time, chiamata o grazie a impieghi temporanei.

Naspi mentre si lavora, è legale
La Naspi e la dis-coll sono sostegni cruciali per i disoccupati. Si possono percepire lavorando? – bonus.it (fonte foto ANSA)

Un po’ a sorpresa, a dire il vero, sul portale istituzionale del Ministero del Lavoro è comparso un chiarimento in tal senso, visto che l’argomento rimane spesso ambiguo e controverso. Una spiegazione fondamentale per chiunque abbia perso il lavoro e voglia mantenersi per esempio attraverso lavori stagionali o saltuari, come il cameriere, il commesso oppure l’insegnante privato per ripetizioni. Insomma, l’importante è che i dubbi siano stati finalmente risolti.

Si può lavorare da disoccupati: i chiarimenti del Ministero sulla Naspi

“Un lavoratore conserva lo stato di disoccupazione anche in caso di svolgimento di più attività lavorative di diversa tipologia”, è con queste parole che il Ministero del Lavoro chiarisce uno degli interrogativi più frequenti, tramite l’apposita sezione FAQ del sito istituzionale. Una domanda che tanti percettori di Naspi e di dis-coll si saranno posti, questo è poco ma sicuro. La spiegazione è utilissima, soprattutto per chiunque voglia tuffarsi nuovamente nel mondo del lavoro nei prossimi mesi.

Lavoro e Naspi, il chiarimento del Ministero
L’indennità di disoccupazione si può percepire anche continuando a lavorare, lo dice il Ministero del Lavoro – bonus.it (fonte foto ANSA)

Tra le attività menzionate all’interno della nota rientrano quelle autonome, parasubordinate, subordinate e occasionali ma il reddito complessivo che deriva dalla somma complessiva dei compensi dovrà rientrare nella soglia imposta per legge per continuare a percepire il contributo. Nello specifico si legge: “In base alla normativa attualmente in vigore tale limite è quantificato in 8.500 euro per il lavoro subordinato e in 5.500 euro per il lavoro autonomo”.

Insomma, se il cittadino dovesse trovarsi in una situazione complicata, professionalmente parlando, e quindi in assenza di un contratto a tempo determinato o indeterminato, allora potrà garantirsi un introito grazie ad attività occasionali e temporanee, al contempo facendo affidamento sull’indennità di disoccupazione.

Gestione cookie