Grazie a questa scelta semplicissima molte famiglie ottengono un risparmio settimanale sbalorditivo. Ecco di cosa si tratta.
Il tema della sostenibilità ambientale e del cambiamento climatico è sempre più preminente nell’era moderna. Gli effetti del surriscaldamento globale e dello sfruttamento estremo dell’ambiente purtroppo sono sotto gli occhi di tutti e le conseguenze pratiche sono già in atto in tutto il mondo.
Ecco quindi che, per limitare il danno ambientale che l’essere umano arreca al proprio pianeta, è bene intraprendere delle azioni virtuose che possono riguardare anche solo la nostra quotidianità e il nostro privato. A questo proposito vogliamo suggerirvi un metodo che sta permettendo a moltissime famiglie di ottenere uno sbalorditivo risparmio settimanale in maniera piuttosto semplice. Ecco di che cosa stiamo parlando.
Impegnarsi in maniera virtuosa ed efficace per il bene del pianeta è assolutamente possibile. Nell’ultimo periodo, infatti, si è diffuso in maniera capillare il mantra del movimento “No wash“. Questo movimento raccomanda infatti di lavare i propri vestiti il meno possibile, in modo da sviluppare un nuovo approccio all’igiene dell’abbigliamento e al consumo. Si tratta di un invito a preservare la bellezza e la durata dei propri vestiti, cercando di ridurre drasticamente gli sprechi di acqua e di energia in tutto il mondo. Riducendo la frequenza di lavaggi del proprio abbigliamento, infatti, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale e, di conseguenza, ottenere un risparmio settimanale in denaro.
Ma non solo, perché un ulteriore vantaggio dell’adottare l’approccio del movimento No wash è quello di ottenere una riduzione della sovrapproduzione che caratterizza il settore della moda. Lavando meno i vestiti, infatti, si otterrà un minore deterioramento dei tessuti e, dunque, una maggiore durata. In questo modo le persone avranno meno necessità di acquistare i prodotti per l’abbigliamento, evitando il fenomeno della sovrapproduzione e, dunque, dell’inquinamento – oltre al problema dello smaltimento dei rifiuti.
A contribuire ad una maggiore esposizione mediatica del movimento No wash è il sostegno di molte celebrità di fama internazionale. Tra questi troviamo ad esempio Brad Pitt, Leonardo DiCaprio e Charlize Theron. Ma ad adottare questo metodo vi sono anche figure importanti del settore della moda, come ad esempio la stilista Stella McCartney. Non tutti sanno infatti che il settore della moda detiene un impatto ambientale incredibile. L’industria dell’abbigliamento fattura ogni anno più di 100 miliardi di euro, ma contribuisce a circa il 10% delle emissioni di CO2 in tutto il mondo.