Bonus diversamente abili: 1.400, 540 e 850 euro, come ottenere le cifre appena ufficializzate

Una novità che potrebbe far tirare un sospiro di sollievo: bonus diversamente abili fino a 1400 euro, cosa sapere sulle ultime cifre.

Troppo spesso le pensioni, comprese quelle di invalidità, non sono sufficienti a garantire ai detentori un tenore di vita dignitoso. Le cifre erogate sono troppo basse in relazione al costo della vita, ed ecco che molti cittadini si trovano ad affrontare situazioni di grande disagio e difficoltà. Una notizia recente, tuttavia, promette di far tirare un sospiro di sollievo ad alcuni di noi in particolare. Tutto sul bonus diversamente abili fino a 1400 euro: cosa c’è da sapere sulle cifre.

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Bonus diversamente abili, cosa sapere (bonus.it)

La pensione di invalidità, riconosciuta attraverso un complesso iter burocratico, è spesso al centro di dibattito tra i cittadini e i piani alti del Governo. Troppo pochi, infatti, risulterebbero gli interventi di quest’ultimo riguardo alla categoria dei detentori di tale beneficio, soprattutto se paragonati ai costi della vita. Per tale ragione, l’ultima novità sembrerebbe poter fare davvero la differenze per molti.

Fino a 1400 euro: cosa sapere sul bonus diversamente abili

Risaputo è che, spesso, alla pensione di invalidità segue l’assegno di accompagnamento. Una misura riconosciuta a coloro che hanno necessità di assistenza continua e che, nel 2024, corrisponde a circa 521,76 euro mensili. Sembrerebbe, però, che nel 2025 tale cifra potrebbe alzarsi, sebbene di pochissimo, seguendo l’inflazione. E arrivare fino a 540 euro mensili. La grossa novità, tuttavia, riguarda una nuova prestazione.

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Le cifre e i requisiti, cosa occorre sapere (bonus.it)

Si tratta dell’ormai chiacchieratissimo “bonus anziani” che corrisponde a circa 850 euro. Tale indennità andrebbe a sommarsi all’accompagnamento, portando, così, al percettore circa 1400 euro al mese. Il bonus, che, al momento, dovrebbe avere durata fino a Dicembre 2026, è destinato a coloro che rispettano determinati requisiti.

In primo luogo, l’aver compiuto ottant’anni. Ancora, avere un ISEE che non sia superiore ad un totale di 6000 euro. A tale proposito occorre ricordare che l’Assegno di accompagnamento non ha influenza sul reddito. Occorre chiarire, poi, che, da quanto si apprende, il suddetto bonus sarà spendibile per servizi di assistenza, per l’assistenza domiciliare, ma non potrà essere utilizzato in modo differente. E, laddove non fosse speso per intero, sarà revocato.

Una novità, dunque, non da poco, soprattutto per quei percettori che faticano a sostenere i costi dell’assistenza e necessitano, tuttavia, di aiuto e supporto costante. Non resta, adesso, che attendere la data ufficiale, ma anche ulteriori informazioni, chiarimenti o possibili cambiamenti a riguardo.

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