Si può rifiutare una fattura elettronica e cosa fare se è sbagliata? Arriva il chiarimento da conoscere per non finire nei guai

Fattura elettronica sbagliata, si può rifiutare? Come tutelarsi e cosa sapere, ecco il chiarimento per evitare problemi.

La fattura elettronica è ormai uno strumento fiscale ampiamente usato e obbligatorio quasi per tutti. Essere bene informati e conoscerne gli aspetti fondamentali è essenziale per evitare problemi di ogni genere a livello economico. Il dubbio più comune, al di là della compilazione e dell’invio, riguarda l’errore. Cosa fare se una fattura elettronica è sbagliata? Si può rifiutarla e come? Ecco alcuni chiarimenti che potrebbero tornare utili.

Fattura elettronica sbagliata
Cosa fare in caso di fattura elettronica sbagliata (bonus.it)

I motivi per cui potrebbe rendersi necessario rifiutare una fattura sono molteplici. Dai semplici errori nella compilazione di campi specifici, a problemi relativi agli importi o alle date o a difformità tecniche. Ricordiamo che tali documenti hanno una valenza fiscale essenziale e giocano un ruolo chiave sulle nostre entrate e uscite e i relativi conteggi. Ecco, dunque, cosa sapere quando si ha a che fare con una fattura “errata”.

Fattura elettronica sbagliata: come tutelarsi e agire

Contestare una fattura può non essere semplice, ma le conseguenze di non farlo possono essere altrettanto gravose. Parliamo, dunque, di cosa accade quando, tra privati, si presente una fattura errata. Come sapremo, non è possibile, in questo caso, rifiutare la ricezione, ma ciò non significa che l’errore che si è presentato non debba essere segnalato per poter essere poi risolto. Come farlo e cosa tenere a mente?

Fattura elettronica sbagliata tutelarsi
Come agire in caso di fattura elettronica sbagliata (bonus.it)

Il ricevente del documento, infatti, dovrà prima di tutto verificarne la validità formale attraverso il Sistema di Interscambio. Esaminata la fattura, in caso di anomalie o errori, sarà suo dovere metterne subito al corrente colui che l’ha emessa. La comunicazione che verrà effettuata dovrà essere chiara e precisa.

Dovrà, infatti, indicare in modo dettagliato le motivazioni che hanno portato ad un esito negativo della verifica e, sebbene non vi sia obbligo a riguardo, sarebbe bene conservare tale comunicazione se dovesse rendersi necessario presentare delle prove in caso di contenzioso legale. Nel caso dei privati, infatti, non è prevista la segnalazione all’Agenzia delle Entrate, ma occorre comunque tutelarsi avendo modo di dimostrare di essersi attivati in merito all’errore.

A questo punto, colui che ha emesso la fattura, ricevuta la comunicazione, dovrà intervenire per rettificare. Importante ricordare che non solo una discrepanza di cifre può essere causa di una fattura errata: occorre controllare codice destinatario, firma digitale e simili, per prevenire ogni tipo di problema.

Gestione cookie