Il bonus mutuo è un utile aiuto per le giovani coppie ma anche per le famiglie che decidono di acquistare casa.
Per ottenere il bonus mutuo ci sono delle regole precise da rispettare, in mancanza si rischia di perdere l’agevolazione. L’Agenzia delle Entrate nelle nuove guide ha fornito chiarimenti utili su cosa succede in caso di trasferimento e come evitare di non perdere il bonus.
Il bonus mutuo permette di ottenere una quota di interessi passivi pagati attraverso la detrazione fiscale. Il contribuente ha la possibilità di ottenere una detrazione fiscale del 19% sugli interessi passivi pagati per l’acquisto della prima casa. Gli interessi passivi hanno una soglia massima di 4.000 euro, quindi si ottiene una detrazione massima di 760 euro. La detrazione genera un rimborso o una riduzione delle tasse da pagare nella dichiarazione dei redditi annuale (730 o Redditi PF).
Bonus mutuo: cosa fare per non perdere la detrazione fiscale
Per poter usufruire della detrazione fiscale sugli interessi, bisogna aver sottoscritto un mutuo ipotecario non più di dodici mesi prima dell’acquisto dell’immobile. Si può anche acquistare l’immobile prima e poi entro i dodici mesi stipulare il contratto di mutuo.
L’Agenzia delle Entrate ha specificato che per potere ottenere l’agevolazione fiscale, è necessario che l’acquirente sposti la residenza, per se stesso o per i suoi familiari, nell’abitazione principale entro dodici mesi dall’acquisto.
Se il beneficiario del bonus mutuo, cambia residenza dopo aver iniziato a fruire della detrazione fiscale, si perde l’agevolazione.
Su quest’aspetto l’AdE ha spiegato che se il contribuente trasferisce la dimora abituale per motivi lavorativi la detrazione non si perde, ma si potrà continuare a beneficiarne (Circolare n. 137 del 15 maggio 1997, riposta 2.2.2).
La detrazione è sempre valida anche nel caso in cui il beneficiario del mutuo, si trasferisce in un paese limitrofo a quello in cui si trova la sede di lavoro. E’ sempre valida anche nel caso in cui dopo l’acquisto, il beneficiario si trasferisce all’estero per motivi lavorativi. Il presupposto per non perdere l’agevolazione riguarda le esigenze lavorative che hanno determinato il trasferimento della dimora abituale. In questo caso la detrazione non si perde nemmeno se l’immobile è destinato a locazione (Circolar n. 17/E del 2015, riposta 4.5).
Un altro caso in cui la detrazione non si perde riguarda i casi di ricovero permanenti in centri di assistenza sanitario o di riposo. In questo caso per non perdere il beneficio, l’immobile non deve essere sottoposto a locazione.