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Categorie: News

Il marito disoccupato deve pagare il mantenimento comunque? Arriva il chiarimento che fa litigare le famiglie

Pubblicato da
Rinaldo Ricci

Cosa succede al genitore separato in caso di improvvisa perdita di lavoro. Deve pagare comunque gli alimenti?

Se il genitore che deve pagare gli alimenti perde il lavoro e resta disoccupato o percepisce la Naspi, è tenuto lo stesso a pagare gli alimenti come stabilito dal giudice? La legge parla chiaro e lo vedremo in questo articolo.

genitori separati – bonus.it

La separazione è già di per sé un evento traumatico specie se sono presenti dei figli e non è un gesto che si compie solo davanti ad un giudice, perché a livello burocratico ed economico si porterà avanti per tutta la vita. I rapporti con i figli devono continuare e anche quelli con il coniuge perché la legge dice che a prescindere da chi abbia deciso di mettere fine ad un rapporto, i genitori devono pagare gli alimenti al partner e ai figli. Solo in casi eccezionali questo non accade.

Ma prendiamo in esame cosa dovrà fare un marito che versa gli alimenti in virtù delle decisioni di un giudice ma improvvisamente perde il lavoro. Il giudice ovviamente, nello stabilire l’entità della quota da pagare per il mantenimento, avrà tenuto conto dei redditi da lavoro del padre, ma se questi perde il lavoro cambiano le carte in tavola e interviene nuovamente la legge.

Cosa succede se il marito disoccupato non paga più il mantenimento

Iniziamo col dire che il mantenimento per i figli è sempre obbligatorio fino a quando gli stessi non siano in grado di badare economicamente a se stessi. Obbligo per entrambi i genitori. In caso di separazione non cambia nulla, entrambi i genitori secondo le proprie disponibilità dovranno assolvere ai bisogni dei figli. In caso di separazione della coppia genitoriale, anche se non sposati, su provvedimento del giudice viene deciso l’ammontare dell’assegno di mantenimento per assicurare tutela al minore e l’adempimento del genitore al dovere costituzionale di mantenere, istruire ed educare i figli. L’assegno di mantenimento in favore dei figli è irrinunciabile e impignorabile.

famiglia separata – bonus.it

Ma veniamo al tema principale: un genitore disoccupato deve continuare a pagare il mantenimento? La risposta non piacerà a molti: la Corte di Cassazione ha stabilito il principio secondo il quale “il genitore separato o divorziato deve versare l’assegno di mantenimento per i figli anche se è disoccupato. O meglio, è tenuto a versarlo a meno che non provi davanti al giudice di essersi attivato per cercare lavoro, e di non essere riuscito in alcun modo a recuperare i soldi necessari, e al contempo di non avere altri redditi”.

La giurisprudenza nasce anche da un episodio in cui a Corte di Cassazione ha condannato un padre per violazione degli obblighi di assistenza familiare per aver omesso di versare l’assegno di mantenimento per i figli minorenni tenuto in considerazione la giovane età (35 anni) che non poteva costituire condizione di impossibilità oggettiva per reperire le sostanze economiche per adempiere ai propri obblighi. Se poi il genitore si è licenziato volontariamente, non può proprio nemmeno pensare di chiedere di non pagare o di ridurre l’assegno.

Anche il lavoro in nero è preso in considerazione dai giudici per la quantificazione del contributo. Il giudice della famiglia ai sensi dell’art. 5 comma IX, legge 1 dicembre 1970 n. 898 e del sesto comma dell’art. 337 ter c.c., può disporre indagini sui redditi, sui patrimoni e sull’effettivo tenore di vita dei coniugi/genitori, valendosi anche della polizia tributaria.

Rinaldo Ricci

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Rinaldo Ricci