Pensioni, arriva la stangata: il costo extra di cui pochi sanno, di che si tratta e come influisce sugli interessati.
La pensione è un traguardo che a volte sembra irraggiungibile. Non c’è da sorprendersi, dunque, se ogni agevolazione, scorciatoia o canale preferenziale possibile, a riguardo, è sempre preso in grande considerazione. Nel nostro paese il pensionamento segue un iter burocratico preciso e articolato, ma qualche piccolo passaggio può rivelarsi utile ad “agevolare” i tempi. Proprio uno di questi è finito nel mirino dell’attenzione pubblica: il costo extra di cui pochi sanno, una stangata che non lascia indifferenti.
Sappiamo bene che l’inflazione non risparmia niente e nessuno: lo abbiamo imparato a nostre spese nel corso degli anni. E la pensione, ovviamente, non fa eccezione. Ecco, dunque, cosa cambia e perché occorre tenersi sempre bene informati riguardo ogni possibile variazione economica e fiscale che possa riguardarci.
Come abbiamo anticipato, andare in pensione può sembrare un punto d’arrivo quasi utopico. Per questo si cerca di sfruttare ogni freccia al proprio arco, laddove possibile, per facilitare il processo. Una di queste frecce è il “riscatto della laurea”, ovvero quella procedura che fornisce l’opzione di trasformare gli studi universitari in anni contributivi che sono validi ai fini pensionistici. Tale opzione, tuttavia, ha un suo costo che, a causa dell’inflazione, pare sia divenuto abbastanza oneroso.
Sembra, infatti, che paragonando il costo di questa “mossa” nel 2024 con gli anni precedenti, la differenza ci sia e si faccia sentire. Il motivo, come anticipato, sarebbe l’inflazione, che sta scuotendo ogni sfera della vita dei cittadini. Per fare un esempio concreto, si può tenere a mente che, tra lo scorso anno e quello attuale, il riscatto agevolato della laurea è salito da 5776 a 6076 circa per ogni anno risultante di durata legale per quanto concerne il corso universitario.
Ovviamente, sappiamo che tale possibilità è riservata a coloro che rispondono a determinati requisiti e che l’opzione agevolata è comunque meno onerosa di quella ordinaria. Tuttavia, visto l’aumento dei costi, pare siano in molti a valutare bene tale chance e mettere mano alla calcolatrice per fare due conti e comprendere se tali opzioni possano rivelarsi davvero convenienti o meno. La situazione, del resto, può cambiare di persona in persona e le differenze possono anche essere molto importanti.