Eredità: attenzione a cosa succede alle detrazioni, quasi tutti sbagliano

Una donna rinuncia all’eredità del marito ma senza sapere che quando era in vita, il marito usufruiva di ricche detrazioni.

Parliamo di detrazioni sulla ristrutturazione della casa, soldi spesi quando l’uomo era ancora in vita che stanno in parte tornando sotto forma di rimborsi, cosa succede ai superstiti se questi rinunciano all’eredità?

marito e moglie con notaio e chiave donata a due mani
Eredità: attenzione a cosa succede alle detrazioni, quasi tutti sbagliano – bonus.it

Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, il Bonus Ristrutturazione prevede una detrazione del 50% solo per l’anno corrente e solo per la prima casa mentre per le seconde e terze case spetta una detrazione pari al 36% delle spese sostenute. In entrambi i casi le detrazioni spettano per spese che non superino i 96.000 euro per ogni casa. La detrazione delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027, poi, scende per le abitazioni principali al 36% e per le altre al 30%.

Ma cosa succede se il contribuente che ha affrontato le spese e ha diritto alle detrazioni, muore prima che abbia recuperato parte dei costi sostenuti? In teoria, tutto dovrebbe passare agli eredi, moglie o figli, ma la realtà è diversa.

Detrazioni Bonus Casa: spettano anche agli eredi?

La risposta è sì ma non per tutti. E, come vedremo, tutto dipende dalla moglie e dai figli del defunto. Fondamentale è ciò che la moglie prima di tutti, ha stipulato con il marito quando era in vita. Se l’immobile è di proprietà anche della donna, le detrazioni continueranno ad essere possibili fino alla loro estinzione. Ma cosa succede se la moglie ha solo il diritto di abitazione senza esserne proprietaria?

uomo e donna di fronte a notaio con martelletto agenda bilancino e fogli sul tavolo
Detrazioni Bonus Casa: spettano anche agli eredi? – bonus.it

Lo spiega il Fisco stesso, tramite il suo sito ufficiale e rispondendo alla domanda presentata da una contribuente. La donna chiedeva se, in caso di decesso di chi ha sostenuto e portato in detrazione le spese per lavori di ristrutturazione sull’appartamento, chi continua ad abitare nell’immobile, ma rinuncia all’eredità, può comunque fruire degli ultimi anni di detrazione.

“In caso di acquisizione dell’immobile per successione – spiega Fisco Oggi – le quote residue di detrazione si trasferiscono per intero esclusivamente all’erede o agli eredi che conservano la detenzione materiale e diretta dell’immobile”. La detrazione, dunque, compete a chi può disporre dell’immobile. Ma attenzione: se il coniuge superstite, titolare del solo diritto di abitazione, rinuncia all’eredità non può fruire delle residue quote di detrazione. Questo perché di fatto non è un erede. E “neppure gli altri eredi (figli) potranno beneficiare della detrazione se non convivono con il coniuge superstite in quanto non hanno la detenzione materiale del bene (circolare n. 17/2023)”.

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