Occhio a ciò che fai al CAF, perché i controlli delle Fiamme Gialle sono dietro l’angolo. L’ultimo caso
Quando hai delle pratiche importanti da sbrigare, dei bonus a cui vorresti accedere ma non sai se hai i requisiti per farlo, ti rechi in un CAF (Centro Assistenza Fiscale).

In particolare, se sei pensionato o stai per prendere la pensione, è un aiuto davvero molto utile, dato che non tutti gli anziani hanno dimestichezza con il mondo dell’Internet.
Andando in un CAF, sei certo che otterrai tutte le info che ti occorrono per risolvere il tuo problema, ed escludere ciò per cui invece, non potrai fare domanda. Ma attenzione, perché, quando si va in determinati posti, bisogna tenere le antenne ben dritte.
E soprattutto, usare il pensiero critico. Non tutto ciò che si ascolta e che vien detto di fare è vero, soprattutto se ci sono richieste che non risuonano come verosimili. E attenzione, perché se invece ci si presta a cose strane, solo per tentare di ottenere i propri scopi, si può anche rischiare di diventare complici di certe situazioni o finire ingenuamente in guai seri, perdendo anche denaro.
CAF, truffa pratiche INPS: cosa è successo
Un caso che in questi giorni è venuto alle cronache, è stato quello di un decreto di perquisizione occorso ad Anagni, Roma, Monterosi, Nepi e Sutri, da parte di Carabinieri e Guardia di Finanza, nei confronti della titolare di un CAF, sotto inchiesta per truffa.

L’inchiesta sarebbe partita dopo una serie di querele presentate alla Guardia di Finanza, in cui alcuni cittadini avrebbero denunciato la presunta condotta di una titolare di alcuni centri CAF, che li avrebbe portati a pagare alcune cifre, per un totale di 50 mila euro, con lo scopo di ottenere pensione anticipata, sociale, aste immobiliari, richieste di prestiti ecc.
Peraltro, i malcapitati non hanno mai avuto ciò per cui avevano inoltrato istanza, in quanto la donna, non avrebbe neppure mandato le domande. In altri casi, le richieste venivano rigettate dall’INPS, ma la donna sarebbe stata conscia del fatto che chi faceva domanda, non aveva realmente i requisiti per accedere.
Nel corso della perquisizione della casa dell’indagata e 5 CAF, gli inquirenti avrebbero recuperato parecchi documenti digitali e non, che potrebbero essere utile per portare a termine l’inchiesta. Vedremo, dunque, come si evolverà l’inchiesta e che cosa emergerà da ulteriori indagini da parte degli organi competenti.