Alzi la mano chi crede di conoscere tutto sugli autovelox. Attenti, potreste commettere un errore e pagare inutilmente
Gli autovelox sono i peggiori nemici degli automobilisti ma nello stesso tempo strumenti creati non tanto per fare multe ma per salvaguardare la sicurezza di chi si mette in strada e combattere la velocità eccessiva che può essere anche mortale.

Sono talmente tante le differenze tra un autovelox e l’altro che nessuno di noi può dire di conoscere a fondo la materia. L’unica cosa che sappiamo è che ne esistono di vari tipi e che li troviamo ovunque, nascosti tra gli alberi o in bella evidenza sui lampioni, i guard rail o semplicemente appoggiati per terra su un cavalletto di fronte ad una pattuglia di polizia. E quello che non sappiamo, è che non tutti gli autovelox sono regolari: il problema è che le multe arrivano lo stesso e se non le paghiamo andiamo incontro a sanzioni ancora più gravi. Ma ci ha pensato l’avvocato Angelo Greco ad aprire gli occhi agli automobilisti.
Se un autovelox non è omologato, la multa è nulla, lo ha stabilito la Cassazione Civile che ultimamente ha alzato ancora di più il tiro disponendo il sequestro preventivo degli apparecchi non omologati direttamente presso le aziende che li forniscono ai Comuni. L’errore che apre un contenzioso sta nel fatto che secondo il Ministero dei Trasporti approvazione e omologazione degli autovelox sarebbero la stessa cosa. Ma la Corte non è d’accordo.
Perché non devi pagare queste multe

L’Avvocato Angelo Greco scrive su La legge per tutti che l’approvazione è un’autorizzazione ministeriale più generica, che attesta una conformità di base del modello a certe norme, ma non implica necessariamente test tecnici approfonditi sulla sua specifica funzionalità e precisione come misuratore di velocità secondo le prescrizioni del Regolamento di Esecuzione del Codice della Strada; l’omologazione, invece, è una procedura sia tecnica che amministrativa, molto più rigorosa. Prevede prove di laboratorio specifiche su un prototipo per verificarne la conformità a caratteristiche tecniche fondamentali e a prescrizioni dettagliate del Regolamento. Solo l’omologazione certifica l’affidabilità e la precisione dello strumento come fonte di prova legale per l’accertamento dell’eccesso di velocità ai sensi dell’articolo 142, comma 6, del Codice della strada.
La Cassazione non ammette repliche e ribadisce che le apparecchiature usate per accertare l’eccesso di velocità devono essere “debitamente omologate” per costituire fonte di prova, al contrario gli strumenti solo “approvati” risultano essere nulli e impossibilitati a decretare una multa per eccesso di velocità. La Quinta Sezione Penale della Cassazione ha ritenuto legittimo il sequestro preventivo di autovelox che erano stati noleggiati a enti pubblici (Comuni, Province) pur essendo solo approvati e non omologati.
Ne consegue che oggi Comuni e Province sono inondati da ricorsi degli automobilisti e molto probabilmente saranno quest’ultimi a vincere. Diventa perciò ancora più importante controllare sul verbale se l’apparecchio è indicato come “omologato” o solo “approvato”. A quel punto puoi fare ricorso al Prefetto non oltre i 60 giorni da quando hai ricevuto la sanzione. Occorre presentare un ricorso scritto che deve contenere tutti gli elementi necessari e va inviato tramite raccomandata con Avviso di Ricevimento (A/R) oppure tramite Posta Elettronica Certificata (PEC). L’indirizzo corretto è quello della Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo della Provincia in cui è stata commessa l’infrazione.