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Categorie: News

Lavoratori, attenzione alla novità sulle dimissioni telematiche: «Perché nessuno ci ha avvisato?»

Pubblicato da
Anna Di Donato

Lavoratori: quando si danno le dimissioni, bisogna prestare attenzione, soprattutto se sono telematiche. Ecco il motivo

Quante volte ti è capitato, nel corso della vita, di dover dare delle dimissioni? Forse qualche volta ti sarà successo, e di solito la scelta può essere dettata da nuove opportunità di lavoro, a migliori condizioni contrattuali, ecc.

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Oppure, può accadere di trovarsi in un ambiente lavorativo altamente tossico, il che significa che per evitare di avere un enorme stress mentale, è meglio andare via. Quando l’impiego è causa di ansia, dimettersi significa preservare il proprio benessere.

A volte ci si dimette per trasferirsi in un’altra città, o per motivi di salute, e molto altro ancora. In questo contesto, però, bisogna essere molto attenti. Se desideri dimetterti dal luogo in cui presti servizio come lavoratore, devi fare attenzione a una serie di dettagli. La storia di un uomo, a tal proposito, fa molto riflettere. Scopriamo insieme che cosa gli è accaduto.

Si dimette, ma poi ci ripensa. Lo licenziano, e lui fa ricorso: come è finita

Nella vita, ci troviamo spesso di fronte a tutta una serie di scelte. Nessuno ci vieta di prenderle, ma quando si agisce, è sempre bene informarsi ed essere consapevoli delle conseguenze.

Si dimette, ma poi ci ripensa: lo licenziano, e lui fa ricorso: come è finita-bonus.it

È curioso il caso di un lavoratore dipendente che si è lanciato in una causa presso la Corte d’Appello di Napoli, asserendo di non essersi dimesso, ma di essere stato licenziato oralmente, senza nessun genere di comunicazione per iscritto. L’uomo ha spiegato che in verità, aveva dato le dimissioni, per poi revocarle in seguito, annullandole.

Per avvalorare la sua tesi, sostiene anche di avere un documento del Ministero che lo dimostra. La Corte, tuttavia, chiarisce che sì, l’uomo avrebbe avuto il diritto di annullare le dimissioni, ma solo seguendo correttamente la procedura. Non basta, infatti, secondo i giudici, compilare il modello online, ma è necessario inviarlo sia al Ministero del Lavoro e sia al proprio titolare.

Il punto è che le dimissioni, inclusa la revoca di esse, hanno validità solo se anche il datore di lavoro le riceve. I giudici parlano di atti recettizi, cioè atti che non basta fare, ma che è fondamentale inviare a chi di competenza.

Dato che il lavoratore aveva inviato il modulo solo al Ministero, la Corte ha rigettato il suo ricorso. Ergo, se decidi di dimetterti, puoi ripensarci entro 7 giorni. Devi compilare il modulo online e mandarlo al tuo titolare. Se non lo fai, le dimissioni sono considerate valide. Per cui, attenzione a ciò che si fa, se ci ripensa può costare caro.

Anna Di Donato

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Anna Di Donato