Una doppia sorpresa per i papà che si occupano di accudire i propri figli anche se lavorano. Un bonus tutto per loro e un altro per la famiglia.
I Governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno avuto sempre un occhio di riguardo verso le famiglie, specie quelle più in difficoltà economiche. E l’Esecutivo della premier Meloni non è stato da meno, anzi, ha introdotto nuovi sostegni sociali a favore dei nuclei familiari, specialmente quando ci sono anche dei bambini.

L’Assegno Unico Universale rimane l’agevolazione più cospicua a favore delle famiglie e i limiti Isee hanno allargato a dismisura la platea di beneficiari che in Italia si contano in milioni. Ma non solo questo. L’Assegno di Inclusione ha preso il posto del Reddito di cittadinanza con una marcia in più. Non solo un contributo mensile per le spese di prima necessità ma anche l’accompagnamento al lavoro per coloro che sono ancora abili ma disoccupati.
E poi ci sono i Bonus specifici mirati a scongiurare la denatalità. In Italia nascono sempre meno bambini e non certo per disamore. Molte famiglie sognano dei figli ma le spese sono talmente alte che a malincuore in tanti ci rinunciano poiché non riescono ad arrivare a fine mese anche senza figli. E allora i bonus di cui parliamo diventano essenziali per restituire il sorriso a chi sogna di creare una famiglia.
Bonus papà e Bonus nascite: in arrivo tanti soldi alle famiglie
Buone notizie per le famiglie italiane. Il Bonus Papà nasce per sostenere quei padri che scelgono di prendersi cura dei figli nei primi anni di vita. Un sostegno economico che può raggiungere un importo massimo di 3.362 euro all’anno, cifra che può variare in base al reddito e alla durata del congedo parentale richiesto. La misura si applica sia ai lavoratori dipendenti sia ai liberi professionisti e può essere richiesto fino al compimento del terzo anno di vita del bambino.

La domanda per il bonus papà deve essere presentata online tramite il sito dell’INPS, accedendo con credenziali digitali (SPID, CIE o CNS). Una volta completato l’iter di richiesta, l’assegno viene erogato direttamente dall’Istituto, con possibilità di riceverlo in rate mensili oppure in un’unica soluzione annuale. Ma non finisce qui perché c’è un altro aiuto che si può richiedere. Si tratta del Bonus Nascite 2025 (ex Bonus Bebè) che è rivolto a tutte le famiglie che abbiano un bambino nato, adottato o affidato nel corso del 2025.
Un’altra misura pensata per sostenere economicamente le famiglie nei primi anni di vita del bambino, periodo in cui le spese aumentano vertiginosamente. Anche per il Bonus Nascite, l’importo dell’assegno varia in funzione del reddito ISEE della famiglia. Quelle con reddito basso possono ricevere fino a 1.500 euro, mentre quelle con reddito più elevato accederanno comunque al contributo ma ridotto. Il bonus può essere erogato da 1 a tre anni a seconda delle condizioni economiche del nucleo familiare. Il Bonus Nascite è accessibile anche per i figli nati nel 2023 e nel 2024, a condizione che il contributo non sia già stato richiesto negli anni precedenti, ed è possibile chiedere anche gli arretrati.