Invalidità: arrivano le doppie cifre extra (ma da canali diversi) “prendo quasi il doppio e tu?”

Le varie forme di invalidità e i contributi economici mensili concessi dallo Stato: come comprendere quanto poter richiedere in base alla propria situazione

Siete invalidi ma vi siete accorti che vi viene retribuita una cifra minore al mese rispetto a qualche altro invalido? È successo anche a Giovanni e a Maria. I due vicini di casa, con due invalidità differenti, hanno iniziato a farsi i conti: i loro contributi mensili per l’invalidità variavano di centinaia di euro.

due invalidi con problemi alle gambe
Invalidità: arrivano le doppie cifre extra (ma da canali diversi) “prendo quasi il doppio e tu?” – bonus.it

Maria quindi si è chiesta come mai prendesse così poco rispetto a Giovanni, andando a chiedere informazioni all’ASL di riferimento. La questione dell’invalidità in Italia è molto ostica: non è facile capire la divisione di tutte le quote in quanto per ogni percentuale di invalidità e per ogni aggravamento, vengono aggiunte somme extra calcolate per la gestione del problema fisico o mentale. Vi daremo i suggerimenti che avremmo dato anche a Maria.

Tenere a mente uno specchietto o magari avere a portata di mano questo articolo possono essere soluzioni efficaci per coloro che vogliono monitorare le loro entrate relative alla disabilità di cui sono portatori.

Tutte le cifre che si possono ottenere nel 2025 in base alla propria disabilità

L’invalidità base di circa 300 euro, può accumulare degli ‘extra’ nei casi più severi. È quindi importante che il cittadino faccia bene i suoi conti per capire qual è la cifra che può ottenere mensilmente.

simbolo invalidità e mani unite
Tutte le cifre che si possono ottenere nel 2025 in base alla propria disabilità – bonus.it

Incremento al Milione’ è la maggiorazione più importante tra quelle previste per l’invalidità civile. Il nome deriva dall’importo originario in lire (un milione), che oggi corrisponde a circa 735 euro al mese per 13 mensilità. Spetta solo agli invalidi totali, ai ciechi civili assoluti, e ai sordi. Tra i requisiti d’età c’è il fatto che bisogna avere più di 18 anni e rispettare determinati limiti reddituali.

-Indennità di accompagnamento come extra si rivolge a coloro che hanno un’invalidità al 100% e non sono più autosufficienti e quindi hanno bisogno di un ‘accompagno’. Non è una prestazione legata al reddito bensì legata al bisogno di assistenza riprendendo art. della Costituzione relativo al diritto alle cure. Chi richiede assistenza continua può ricevere 530 euro aggiuntivi al mese.

Inoltre, una recente svolta arriva da parte di una sentenza della Cassazione (n. 449/2025). Quest’ultima ha attestato che tutte le spese sostenute per l’assistenza a persone con disabilità al 100% non autosufficienti sono integralmente deducibili, indipendentemente dal reddito. Anche una collaboratrice domestica non specializzata, se presta assistenza continuativa a un familiare disabile, genera un costo deducibile dal reddito di chi sostiene la spesa.

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