Pensioni, cambia tutto: arrivano sia le penalizzazioni che i tanti soldi in più

Pensioni, cambiamenti in arrivo, tra soldi e penalizzazioni. Ma quando accadrà tutto questo? Ecco alcuni dettagli a riguardo

Andare in pensione è una fase importante nella vita di una persona. Una fase a cui, se Dio vuole, prima o poi si giunge e in cui sarà necessario armarsi di pazienza e di calcolatrice.

Pensionati discutono della pensione
Pensioni, cambia tutto: arrivano sia le penalizzazioni che i tanti soldi in più-bonus.it

Eh già, perché fare i conti sarà molto importante, per capire quanto si andrà a percepire ogni mese, dal momento in cui si smetterà definitivamente di lavorare. I contributi, accumulati nel tempo, andranno a formare, insieme al requisito dell’età e altri aspetti, quello che sarà il trattamento pensionistico che si otterrà.

La pensione può essere un tempo per godersi di più la vita, ed è per questo che, con una lauta pensione, certamente sarà molto più semplice dare ampio respiro a nuove progettualità. Per chi, invece, è già andato in pensione, le cose sono diverse. Non c’è modo di cambiare l’importo, ma ogni tanto, c’è qualche ritocco, la cosiddetta rivalutazione, in cui può aumentare, anche lievemente, quanto si guadagna.

Prossimamente, ci sarà una rivalutazione delle pensioni, ma potrebbero esserci, al contempo, anche delle penalizzazioni.

Pensioni, che cosa cambierà e quando

Da quanto si apprende, le pensioni, a partire dal 2026, vedranno un leggerissimo aumento. Lo Stato introdurrà una crescita pari allo 0,8%.

pensionato fa i calcoli con calcolatrice e monete in mano
Pensioni, che cosa cambierà e quando-bonus.it

Se un individuo percepisce 2000 euro di pensione, ad esempio, l’aumento corrisponderà, all’incirca a 16 euro al mese. Si tratta di un aumento, che il governo ha pensato per contrastare l’inflazione. Nello specifico, inflazione significa che i prezzi crescono, a fronte, però, di compensi che restano più o meno gli stessi.

Da qui, la perdita di potere d’acquisto che il governo intenderebbe evitare, proprio con una rivalutazione. L’aumento non sarà identico per tutti, ma tutto dipenderà da quanto si percepisce, a livello di pensione. E quindi, se si tratta di una pensione fino a 2.394,44 euro, l’aumento sarà 0,8%, intero.

Se invece la pensione oscillerà tra 2.394,45 euro e 2.933,95 euro, si riceverà il 90% dell’aumento. Se la pensione oltrepassa 2.933,05 euro, si avrà il 75% dell’aumento. In poche parole, più si percepisce, e minore sarà la rivalutazione. In questo modo, si intende avvantaggiare coloro che guadagnano meno.

Ci saranno aumenti anche per pensioni minime, assegno sociale o pensione invalidità. La pensione minima passerà da un importo di 598,61 euro, a 604,60 euro al mese, mentre l’assegno sociale da 534,41 euro, salirà a 539,75 e chi percepisce l’invalidità civile riceverà da 333,33 a 336,66 euro.

Peraltro, c’è una notizia che potrebbe non piacere a coloro che nei prossimi due anni, diverranno pensionati. Essi, infatti, percepiranno meno rispetto a chi è andato in pensione prima di loro, anche se hanno lo stesso tot di contributi versati.

Questo, per via del cambiamento dei coefficienti di trasformazione, un ricalcolo che in genere porta a percepire un assegno inferiore. Si tratta di una sorta di penalizzazione.

Gestione cookie