Una storia che potrebbe essere d’ispirazione per tutti: una novità da parte del Governo per aiutare chi sta cercando lavoro in zone d’Italia in cui ce n’è poco
Era gennaio, Potenza era avvolta da un vento freddo e sferzava sulle speranze di quelli come Marco. 35 anni, un curriculum di lavori precari e tante promesse mai mantenute da parte dei datori di lavoro. Il nostro protagonista da una parte iniziava a sentire il peso degli anni e dall’altra una crescente sfiducia nel lavoro e nel futuro.

Sua madre, malata da tempo, dipendeva sempre più dalle sue cure e il pensiero di non poterle garantire un’esistenza dignitosa lo tormentava continuamente: aveva paura che in due non ce l’avrebbero fatta, che nonostante tutto l’impegno, quest’ultimo non sarebbe bastato per sostenere entrambi. Avrebbe fallito.
Marco era uno dei tanti che inviava innumerevoli curriculum, partecipando poi anche a diversi colloqui che però si rivelavano chiacchiere molto sterili: non portavano a nulla. Mentre tutto sembrava diventare sempre più nero, e le speranze diventavano un flebile sospiro che neanche si percepiva più, la notizia del bonus per l’assunzione di giovani e donne nella Zona Economica Speciale era arrivata come un fulmine a ciel sereno. Un fulmine prepotente, che lo fece svegliare dal torpore: forse c’era ancora una speranza.
Incentivi per le aziende della Zona Economica Speciale: più assunzioni
La zona economica speciale comprendeva anche la sua Basilicata: l’idea che le aziende potessero essere incentivate ad assumere persone come lui, con un esonero contributivo più consistente, dava a tutti quelli come Marco una speranza sul futuro. Il decreto inizialmente è stato pubblicato e poi ritirato, c’è stata una lunga incertezza nella sua fase di partenza ma poi finalmente è arrivato l’annuncio ufficiale. Per la sua regione, la data di riferimento era il 31 gennaio 2025.

Il 1° febbraio preparò una nuova lettera di presentazione, mettendo in risalto la sua determinazione e la sua voglia di imparare. Prese la palla al balzo e contattò le aziende che avevano usufruito dell’agevolazione. Dopo varie lettere di presentazione finalmente arrivò la chiamata anche per lui: un’azienda metalmeccanica in periferia. Il direttore senza neanche troppe parole capì la situazione di Marco, scelse di premiarlo per la sua buona volontà, nonostante non fosse altamente specializzato. Il lunedì successivo iniziò a lavorare.
Per il datore di lavoro è significato avere una mano in più nella produzione, per Marco è significato tanto altro; non solo per se stesso, ma per la possibilità di salvare sua madre, di darle le cure che meritava, e di sentirsi utile nella sua città, il suo posto nel mondo, senza doversi allontanare dalle sue radici.
Se anche voi siete come Marco, persone molto volenterose che abitate al sud, in quella definita zona economica speciale dal decreto, allora sappiate che anche voi potrete seguire la storia del nostro protagonista. Non demoralizzatevi, il nuovo incentivo vale per il 2025, avete ancora diversi mesi di tempo per trovare lavoro. Presentatevi a un ufficio di collocamento: sapranno sicuramente la lista delle aziende che hanno aderito al bonus e che stanno cercando personale.