Una donna che dallo sconforto più totale è riuscita a crearsi un’opportunità che con il tempo l’ha aiutata a ritrovare se stessa.
Avere 60 anni, e nessun futuro davanti. Una piccola casa in affitto e tanti lavoretti precari per non perderla e per mangiare. Fino a quando un’amica le regala una speranza. E tutto cambia.

Se rileggiamo bene il titolo di questa storia, potremmo pensare che Elisa sia una donna che non abbia voglia di lavorare e con 845 al mese faccia la bella vita senza faticare. Ma non è proprio così. Elisa ha lavorato per 40 anni ma a 60 si è ritrovata sola e senza lavoro con un affitto da pagare e solo piccoli espedienti per riuscire ad arrivare a fine mese senza debiti. In più non ha ancora l’età giusta per potere ricevere una pensione, seppur minima.
La donna era ad un passo dalla depressione, stava per arrendersi. Ma un giorno un’amica le aprì gli occhi. Elisa non conosceva tutti i sostegni che avrebbe potuto ottenere dallo Stato ma l’amica sì. E da quel giorno tutto cambiò.
A 60 anni senza lavoro e senza pensione: come ne è uscita Elisa
L’amica parlò a Elisa dell’Assegno di inclusione. I single spesso non hanno diritto ai sostegni statali e devono arrangiarsi come possono. Ma l’Adi prevede un aiuto anche per loro. Purché abbiano compiuto i 60 anni, come Elisa. Da quel giorno per lei si aprì un mondo nuovo.

L’Assegno di Inclusione, nato dalle ceneri del Reddito di cittadinanza, offre un sostegno economico mensile alle famiglie che ne hanno diritto e in più accompagna gli abili al lavoro in un programma di inserimento nel mondo del lavoro, supportati dai servizi sociali e dai centri per l’impiego. Elisa andò ad un Caf che la aiutò a compilare l’ISEE e i documenti necessari per presentare la domanda per l’Assegno di Inclusione.
Domanda che poi è stata accolta dall’Inps. L’importo medio per un single sessantenne è di 541 euro ma Elisa aveva chiesto anche il supporto per pagare l’affitto. E l’Inps ha accolto anche questa domanda. Oggi l’assegno mensile di Elisa ammonta a 845 euro, una parte di affitto pagata e il resto per la spesa e le priorità più importanti. Non una grande cifra, certo, ma per Elisa erano tantissimi soldi e sullo slancio di quell’aiuto ha ripreso a coltivare le sue passioni, come modellare l’argilla. Dopo un po’ di tempo portò le sue creazioni ad una fiera e riuscì a vendere molti oggetti e quello divenne il suo lavoro-passione del futuro. Oggi Elisa è felice e ringrazia la sua amica che l’ha aiutata a trovare un nuovo mondo, meraviglioso. Fate come lei, ci riuscirete anche voi.