Arrivano i soldi per recuperare il potere d’acquisto: purtroppo tanti esclusi, ecco chi è ammesso

Il potere d’acquisto si sta abbassando, e c’è chi avrebbe l’opportunità di recuperarlo. Cosa sta succedendo

Negli ultimi tempi si è molto parlato di potere d’acquisto, e della sua centralità in ambito economico. Il nostro Paese sta attraversando, da un lungo periodo, un momento di crisi finanziaria, che include inflazione e rincari.

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L’inflazione, come sappiamo, erode il potere d’acquisto e questo fa sì che diverse famiglie fatichino ad arrivare a fine mese. Ma come spiegare più chiaramente il significato di “potere d’acquisto“? Ebbene, in sostanza, si tratta della possibilità che un individuo ha di comprare beni e servizi con un tot di soldi.

Facciamo un esempio. Se tu possiedi 20 euro e vuoi acquistare 10 panini, ma tra un anno con gli stessi soldi potrai acquistarne solo 8, il tuo potere d’acquisto si è abbassato.

Che cosa vuol dire? I prezzi sono cresciuti, a causa dell’inflazione, e quindi con lo stesso denaro, tra 12 mesi, per dire, potrai comprare meno panini. Chiaramente è solo un esempio, che però fa capire cosa voglia dire potere d’acquisto e conseguenze dell’inflazione su di esso.

Potere d’acquisto, con questi soldi lo puoi recuperare

I sindacati Cgil/Agb Funzione Pubblica e Flc Cgil, che hanno scelto deciso di non siglare la lettera d’intenti che l’Agenzia provinciale per relazioni sindacali aveva presentato, affermano che gli insegnanti della scuola statale alto-atesina, potrebbero perdere fino a 10 mila euro lordi, in confronto a quanto avrebbero dovuto avere, come recupero per l’inflazione nel triennio che va dal 2022 al 2024.

carrello, soldi in contanti
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La Provincia di Bolzano ha proposto, per il triennio 2025/2027, a livello economico: 75 milioni di euro l’anno per fare in modo che le retribuzioni siano più alte e lo siano, peraltro, stabilmente. Un versamento una tantum di 75 milioni per il periodo 2022/2024, da inviare entro luglio dell’anno corrente, e un abbonamento gratis ai trasporti pubblici con Alto Adige Pass, da 250 euro.

Inoltre, si introdurrebbe maggiore denaro per il fondo sanitario integrativo e sarebbero riaperte le trattative per i contratti per insegnanti.

I sindacati, tuttavia, hanno rigettato questa proposta, perché non basterebbe a sopperire all’incremento del carovita. Ci sarebbe una distanza non indifferente tra la proposta e il 17% di inflazione che si è rilevata nel suddetto periodo. I docenti statali, infatti, andrebbero a perdere fino a 10 mila euro lordi, come detto.

Nonostante non abbiano siglato l’accordo, i sindacati proseguiranno nelle trattative, per arrivare a un’intesa che promuova maggiore equità.

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