Italia, vivere senza coinquilini fa spendere 500 euro in più

Con i coinquilini in casa conviene economicamente. I dati dello studio mostrano che per vivere da soli bisogna avere più soldi

L’economia è la base di tutto e quando essa è in crisi, anche gli altri settori della società ne risento. Ciò riguarda pure i rapporti interpersonali poiché diventa difficile anche instaurare una relazione stabile con una persona.

Tanti costi per i single (foto Canva) – Bonus.it

Sono i dati Istai sono 8.364.000 le persone tra single, separati e vedovi. Un numero in aumento rispetto ai 7.433.000 del 2012. Lasciare casa e andare a vivere da soli è il sogno di molti adolescenti ma poi la realtà è ben diversa.

Con i coinquilini tutto costa di meno

Condividere la casa con qualcuno (moglie o marito, compagno o compagna o semplice coinquilino), conviene economicamente. Può sembrare un fatto scontato ma ora ci sono anche i numeri che lo sostengono.

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Due persone che condividono casa (foto Canva) – Bonus.it

Moneyfarm è una società di consulenza finanziaria indipendente con approccio digitale che ha fatto i calcoli considerando proprio i dati Istat. Il quadro uscito dai conti è che chi vive da solo spende circa 571 euro in più al mese rispetto a una coppia che divide le spese.

Se le famiglie numerose, quelle che hanno almeno tre figli, sono considerate da aiutare, soprattutto se hanno un certo limite di reddito, condividere casa con almeno un’altra persona che contribuisce economicamente, rende la spesa più leggera, soprattutto in questi tempi di forte inflazione.

Le famiglie composte da una sola persona le troviamo principalmente al Nord-Ovest e al Centro, rispettivamente al 35,2% e al 35%. Poco più bassa al quota al Sud, 29,9%. Per quanto riguarda l’età, poco più di una persona sola su due, il 51%, ha meno di 65 anni e la maggior parte di essa, il 40%, è composta da sigle.

Per i calcoli di quanto costa a una persona single, Moneyfarm ha stimato innanzitutto qual è l’ammontare delle spese sostenute da chi vive da solo e successivamente l’ha confrontato con quello di una famiglia composta da due persone.

Nella casa di una coppia può esserci maggiore uso di energia, acqua e spesa alimentare più grande, ma partendo dal presupposto che tutto viene diviso in due, a fine mese ogni componente ha speso di meno rispetto a se vivesse da solo dove comunque comprerebbe e consumerebbe di meno.

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