Attacco hacker, Italia ancora nel mirino

Offensiva degli hacker filorussi contro le banche. L’Agenzia di cybersicurezza nazionale: “Non intaccata l’integrità delle informazioni”

Ieri, martedì 1 agosto, alcune banche italiane sono state vittime dell’offensiva degli hacker filorussi del tipo Ddos, Distributed denial of service, ossia interruzione distribuita del servizio.

Attacco hacker
Attacco hacker proveniente dalla Russia (foto Canva) – Bonus.it

Consiste nell’invio di una grandissima quantità di richieste ai siti tali da intaccare il funzionamento del sistema che non può rispondere all’enorme mole di dati ricevuti.

Attacco hacker, Agenzia Cybersicurezza: “È dimostrativo”

Il gruppo di hacker si chiama Noname057 (16) e ieri ha attaccato sedici banche: Bper, Banca popolare di Sondri Monte dei Paschi di Siena, Fideuram, Fineco e Intesa. Ovviamente sono intervenuti i tecnici dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale che hanno informato le vittime in modo da adottare le corrette misure di protezione.

Attacco hacker
Cybersecurity (foto Canva) – Bonus.it

Diverse fonti di stampa riportano che quattro delle sei banche hanno subito come danno un disservizio temporaneo. Gli utenti infatti non hanno potuto raggiungere i siti dei propri istituti.

Che si tratta del gruppo Noname057 (16) la certezza l’hanno data gli stessi hacker che sul proprio canale Telegram hanno rivendicato l’attacco. Il motivo è il supporto dell’Italia all’Ucraina nel conflitto con Mosca. Nel messaggio è stato fatto riferimento all’incontro di qualche giorno fa tra il Presidente del Consiglio Meloni e Joe Biden negli Usa dove il capo di governo italiano ha confermato il sostegno all’Ucraina.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha annunciato che sono sotto osservazione anche i siti degli organi istituzionali e ministeri e che comunque l’attacco di ieri è stato dimostrativo.

Non si è trattato dunque di un tipo di attacco ransomware, tra i più gravi nel mondo dei cybercriminali. In questo caso si sarebbe parlato di blocco dell’accesso ai file sul computer infetto con tanto di richiesta del pagamento di un riscatto per ripristinare i dati di accesso. Insomma, sarebbe stato un problema ben più grave.

Quando gli attivisti di Noname057(16) hanno attaccato le banche, il Csirt Italia (Computer security incident response team) dell’agenzia, ha fornito subito ai soggetti interessati le indicazioni per attutire gli eventuali danni.

L’Agenzia raccomanda comunque di “mantenere alto il livello di attenzione sulla protezione delle proprie infrastrutture informatiche”. Invita anche alla verifica e ad aumentare le misure di protezione “relative agli attacchi DdoS”.

L’organo si sicurezza invita i soggetti attaccati a segnalare in modo tempestivo ogni tipo di attività sospetta “fornendo ogni elemento utile per realizzare una sempre migliore opera di prevenzione”.

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