Il Governo non taglia le tasse sulla benzina… e intanto rapinano gli impianti di carburante

La rapina alla pompa di benzina arriva proprio nei giorni in cui il Governo ha detto no al taglio delle accise sui carburanti.

A volte la cronaca si unisce alla riflessione politica ed economica. Non dovrebbe esserci nessun nesso tra la decisione governativa di non reiterare il taglio delle accise per i carburanti e la rapina che si è consumata nel napoletano, a Sant’Antimo. Eppure i fatti criminosi possono far riflettere.

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Erogatore carburanti (Foto da Adobe – Canva) – bonus.it

In questo periodo c’è una grande eco sul caro carburanti, specialmente in occasione dell’esodo estivo, che come tutti gli anni fa salire i prezzi di benzina e diesel. Ma quest’anno c’è un elemento in più. Un decreto governativo ha imposto l’esposizione dei prezzi medi giornalieri su base regionale per le pompe di benzina.

Se non rispettano questo obbligo diventano passibili di sanzione, e dopo reiterate trasgressioni l’attività può essere sospesa per qualche giorno. L’intenzione forse era di ‘smascherare’ le speculazioni eccessive, ma a quanto pare la conseguenza non è stato un abbassamento dei prezzi dei carburanti, più che altro un livellamento verso l’alto per portare ad un prezzo più alto l’indice medio da esporre ed a cui adeguarsi senza che il profitto venga penalizzato. Ed il Governo ha detto un secco no alla reiterazione del taglio delle accise, che era stato praticato dal precedente Governo.

Il no al taglio delle accise su benzina e diesel

Il prezzo dei carburanti alle stelle imporrebbe una riduzione. La legge del libero mercato non lo può chiedere, e il governo non ha intenzione di replicare il taglio delle accise. A detta di Urso, il Ministro per le imprese ed il made in Italy, il periodo in cui era stato praticato il taglio era “eccezionale”.

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Coda di auto (Foto da Adobe – Canva) – bonus.it

Secondo il Ministro la comunità europea dovrebbe orientarsi più verso uno stop degli approvvigionamenti dall’Opec quando i barili iniziano a costare troppo. Nel frattempo continua la politica degli extraprofitti per i carburanti, che in estate probabilmente ricevono il picco dei guadagni, anche grazie al numero decisamente maggiorato di auto in circolazione.

La rapina alla pompa carburanti

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Carburanti (Foto da Adobe – Canva) – bonus.it

Come questo si colleghi alla rapina a mano armata che è stata consumata nel napoletano? Difficile da dire, ma si può ipotizzare che l’eco sul costo aumentato della benzina e del diesel abbia fatto pensare ai giovani malviventi che poteva esserci parecchio denaro a disposizione. I due 16enni sono stati accompagnati da un 19enne. La rapina si è svolta nel piazzale dell’esercizio commerciale. I due giovani in sella ad uno scooter si sono avvicinati all’esercente e gli hanno puntato addosso un’arma, chiedendo i soldi dell’incasso. Erano incappucciati.

Con la complicità di un 19enne sono fuggiti, ma i dipendenti della pompa di benzina hanno presto dato l’allarme. I Carabinieri sono riusciti ad identificare l’edificio abbandonato in cui la giovane banda si era rifugiata ed hanno fatto irruzione. I ragazzi hanno tentato di reagire ma invano. I due minori sono stati portati al centro di accoglienza dei Colli Aminei. Il 19enne nel carcere di Poggio Reale con l’imputazione di rapina aggravata a mano armata.

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