Codice Unico Digitale per ogni cittadino: cos’è e da quando entrerà in vigore

Nuova rivoluzione in vista per la Pubblica Amministrazione in Italia, è al varo il nuovo Codice Unico Digitale. Ecco di cosa si tratta

Da gennaio 2024 grande novità per i cittadini italiani e per il loro rapporto con la Pubblica Amministrazione. Da quella data, infatti, non basterà più avere il semplice codice fiscale. A breve infatti, partirà ufficialmente l’utilizzo di un nuovo codice alfanumerico. Questo codice sarà necessario per schedare, tecnicamente parlando, ogni individuo fiscalmente attivo nel territorio italiano.

Codice Unico Digitale (Creative Commons) - bonus.it 20230830
Codice Unico Digitale (Creative Commons) – bonus.it

Un codice, composto di 9 cifre, quindi molto più corto del precedente codice fiscale, che continuerà ad averne 16. Vediamo a cosa serve e come funziona. Questo in buona sostanza, sarà una sorta di “targa” che ogni individuo del nostro paese porterà con sé per tutta la sua vita, dalla nascita alla morte. Non conterrà dati anagrafici. Non indicherà in alcun modo dati come nome, cognome, luogo e data di nascita o anche il sesso. Servirà solamente ad indicare chi siete.

Codice Unico Digitale, cosa c’è da sapere

Uno dei suoi utilizzi sarà quello di condividere tra comuni dati specifici più velocemente, dato che l’unica fonte d’informazione sarà quella di questo codice. Basta quindi alle lunghe procedure burocratiche, rallentate dalla sovra condivisione di dati specifici degli abitanti del nostro paese. La popolazione residente vedrà quindi a breve aggiungere queste nuove cifre tra i documenti da tenere cari.

Codice Unico Digitale, TSN (Creative Commons) - bonus.it 20230830
Codice Unico Digitale, TSN (Creative Commons) – bonus.it 20230830

Si chiamerà ID ANPR o anche, codice unico digitale, e si avrà solo dopo la registrazione all’anagrafe nazionale. A differenza del codice fiscale, dovrebbe essere mantenuta una maggiore tutela della privacy. Gli utilizzi, almeno per il momento, sono semplicemente quelli di facilitare la condivisione dei dati degli individui per operazioni burocratiche, senza però diffondere dati reali. Si pensa però che con il tempo, queste funzioni sino destinate ad aumentare considerevolmente.

Molti hanno già strumenti come la carta d’identità elettronica, mentre tanti altri hanno ancora quella cartacea, che è però destinata a sparire. Le agevolazioni elettroniche negli ultimi anni sono state numerose. Primo tra tutti è stato lo SPID, principale necessità per richiedere i contributi dei bonus statali o le borse di studio per gli studenti. Certo molte persone ancora non sono sbarcate in questo nuovo mondo tecnologico e per completare queste funzioni sono ancora costretti a recarsi in luoghi come gli sportelli del banco poste. Con il nuovo codice completare queste lunghe procedure in via elettronica sarà molto più pratico, comodo e veloce e a tendere tutti questi strumenti potrebbero essere riuniti in un unica funzione

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