Agenzia di rating dei Brics: cos’è e come funziona

Da Club ristretto a Forum di consultazione permanente fino a diventare una struttura, politico economica, consolidata con tanto di Agenzia di Rating: parliamo del BRICS e della sua evoluzione

Sembra passato un secolo, o forse più, da quando nel lontano settembre del 2010 cinque, tra i Paesi con le più grandi economie del mondo, si riunirono per la prima volta. Parliamo del momento in cui, l’economia mondiale cambia, per sempre il suo volto. Nel settembre 2010, infatti, siamo alla vigilia dello scoppio della bolla dei mutui subprime.

Agenzia Rating Brics (Creative Commons) - bonus.it 20230905
Agenzia Rating Brics (Creative Commons) – bonus.it

Al tempo, l’economia mondiale è dominata, con forza, dagli Stati Uniti guidati da Barack Obama e dalle sue obamanomics e dall’Unione Europa (con ancora il Regno Unito) diretti da Josè Barroso in Commissione Europea e Jean-Claude Trichet alla Banca Centrale. Una economia mondiale composta da una turbo finanza e da cinque Paesi, Brasile, Russia, Indiana, Cina e Sudafrica che sono ai margini dei processi primari.

BRICS, il progetto dell’Agenzia di Rating

Nel settembre del 2010 i cinque Paesi, poi configurati nell’acronimo BRICS, dalla prima lettere del nome delle nazioni fondatrici, si riuniscono in un Forum permanente. Lo scopo è quello di creare un patto di consultazione costante e, al tempo stesso, avviare scambi, processi e procedure comuni per far fronte alle rispettive crisi.

Agenzia Rating Brics, Forum 2023 (Creative Commons) - bonus.it 20230905
Agenzia Rating Brics, Forum 2023 (Creative Commons) – bonus.it

Da lì a poco, con la già citata crisi dei mutui subprime, se ne vedranno i primi effetti pratici. Tanto che nel 2011 il neoeletto Governatore della Banca Europea Mario Draghi salva, letteralmente, l’Euro con la mitica frase “Whatever it takes”, con ogni mezzo necessario. Da allora l’economia mondiale è cambiata e di tanto. Gli Usa hanno attraversato il secondo mandato Obama, il mandato Trump e quello Biden. Il Regno Unito ha approntato la Brexit e l’Unione Europea è finita saldamente nelle mani dei Paesi cosiddetti Frugali. Tutti meccanismi che con il tempo hanno dato fiato al Brics.

Brics che nelle sessione di agosto 2023 del Forum ha, addirittura, allargato il numero dei Paesi coinvolgendo anche Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia ed Iran. Una organizzazione che di fatto diventa il Terzo Polo dell’economia mondiale con il 36% complessivo della somma del Prodotto Interno Lordo. Ma non solo. I Brics hanno in animo una moneta unica e nel frattempo puntano a dotarsi di una Agenzia di Rating. Lo scopo immediato è dare una classificazione puntuale delle obbligazioni che vengono emesse dalla NBD, la New Development Bank l’istituto di credito di fiducia del Forum. Lo scopo futuro è quello di fungere da base operativa delle agenzie di rating alternative a quelle occidentali

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