Bonus edilizi, troppe frodi: ammontano a 12 miliardi di euro

Il governo Meloni ha recentemente fatto i conti sulle irregolarità rispetto alla misura del Superbonus 110, attivo per diversi anni. Cosa accadrà in futuro.

La questione del superbonus 110 è stata fin dall’inizio piuttosto nebulosa. Quando il governo Conte ha inserito per la prima volta questa misura, finalizzata all’efficientamento energetico del parco edilizio italiano, le regole erano piuttosto approssimative. Ciò ha comportato il sorgere delle cosiddette imprese fantasma che ottenevano il rimborso, specialmente grazie al sistema della cessione del credito d’imposta, per poi non effettuare alcun intervento reale.

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Bonus casa (Foto da Canva) – bonus.it

Dunque, piano piano la normativa per il superbonus 110%, si è andata affinando e disegnando in maniera sempre più precisa il perimetro di azione possibile. Il superbonus 110% sulla carta consente di effettuare lavori condominiali di efficientamento energetico ottenendo un rimborso del 110%. Dunque a fronte delle spese, nell’arco di 10 anni, chi effettua i lavori può ottenere non solo l’intero rimborso, ma anche il plus del 10%.

L’investimento iniziale richiesto era tale che è stato necessario nella maggior parte dei casi ricorrere allo strumento della cessione del credito ad imprese o istituti di credito. In seguito le cessioni del credito sono state bloccate, a causa di numerose irregolarità, sbloccate, per poi essere nuovamente bloccate. Ed ora ci si trova in una situazione di stallo.

Superbonus 110, le prospettive future

Dal 2023, la percentuale di rimborso per il superbonus 110%, è scesa al 90%. Nel 2024, la misura scenderà ancora all’80%. È prevedibile che con gli anni a venire subirà ulteriori riduzioni. Il governo Meloni, sin dall’inizio del suo insediamento, ha mostrato delle rimostranze rispetto a questo tipo di misura. Ed ora la dichiarazione del premier che tira le somme sulle irregolarità accertate. Un numero che in termini economici è pari a 12 miliardi di euro.

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Lavori per i bonus (Foto da Canva) – bonus.it

Con tutta probabilità, le prospettive future del superbonus saranno di ricevere sempre più paletti per non pesare eccessivamente sulle casse statali. Si ricorda allo stesso tempo, che il sistema dei bonus elargiti ai privati, non è una forma di dono o di regalo. È un modo per esortare, o meglio responsabilizzare, il singolo cittadino ad investire in dei settori che sarebbero competenza di uno Stato sociale reale.

Il parco edilizio italiano è piuttosto desueto, specialmente in alcune aree, in cui il rischio sismico è piuttosto alto. Ce lo hanno dimostrato le devastazioni dei recenti terremoti. Senza dubbio le irregolarità devono essere identificate e rettificate. Il superbonus deve necessariamente richiedere i rendiconti sulle quote di avanzamento dei lavori, cosa che in una fase iniziale non era richiesta. Ciò non toglie la valenza di una misura volta a migliorare le condizioni degli edifici sull’intero territorio nazionale.

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