Cos’è e a quanto ammonta l’aiuto dell’INPS per il riscatto di laurea

Se parliamo di sistema contributivo, come è possibile riscattare la propria laurea? L’INPS viene in nostro soccorso con un nuovo messaggio.

No, non parliamo di sms o messaggistica, quando parliamo di “messaggi“, parliamo di comunicazioni ufficiali che l’INPS utilizza per chiarire e spiegare dei punti riguardanti le sue attività. Oggi tocca al riscatto della laurea, più specificatamente, per chi fa parte del sistema contributivo. Sapendo di far parte di quel tipo di sistema previdenziali, come è possibile riscattare la laurea e con che spesa? L’INPS scioglie ogni riserva.

Come riscattare una laurea nel sistema contributivo
Laurea (Canva) – Bonus.it

Prima di tutto spieghiamo cosa sia un “sistema contributivo“. Si definisce tale quando il calcolo che viene fatto per la pensione tiene conto dell’intera storia retributiva. Quindi il calcolo sulla pensione si basa su un valore quantitativo. Questa opzione può essere esercitata durante la vita lavorativa o nella domanda di pensione. Per accedervi bisogna aver maturato almeno 15 anni di contribuzione dal 01/01/96, o almeno un contributo prima di questa data.

Riscatto della laurea e sistema contributivo: ecco come fare

Soffermandoci sul riscatto della laurea, l’INPS arriva in nostro soccorso con il messaggio n.2564 del 7 luglio. Viene chiarito, infatti, il metodo di riscatto che dovrà passare per un versamento di un’unica rata, mentre l’onere rimanente sarà caricato tramite un piano piano di ammortamento che verrà trattenuto dal datore di lavoro in busta paga. Questo onere verrà definito da un calcolo a percentuale, eccetto il contributo minimo di un mese, per cui si parlerà di riserva matematica.

Sistema contributivo: ecco come riscattare la propria laurea
Sistema contributivo (Canva) – Bonus.it

Se si sceglierà una modalità di pagamento a rate, verrà generata una quota di importo differente dal resto del piano del versamento unico, con modello F24 da presentare entro 90 giorni dalla data di notifica del provvedimento di riscatto. Ovviamente il datore di lavoro è obbligato ad accettare il pagamento in un’unica soluzione, prendendo atto della copia del versamento effettuato con l’F24.

Se non viene versata la rata unica, quindi è presente un mancato pagamento, l’INSP chiarisce in maniera netta e cristallina, che equivarrebbe ad una rinuncia della domanda di riscatto della laurea. Quindi attenzione nel volersi prendere l’onere di voler riscattare la laurea, cercando di seguire con ordine le direttive poste dall’INPS.

Gestione cookie